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ROMA – L’agenzia Dire compie trent’anni di attività. Nata nel 1988 con una vocazione politico-parlamentare, in trent’anni la Dire ha maturato un’esperienza a tutto campo che l’ha portata a diventare un punto di riferimento per le redazioni di tv, radio, quotidiani e social network, affermandosi tra le principali agenzie di stampa italiane.
Oggi la Dire è specializzata in politiche parlamentari e di governo, politiche regionali e locali, oltre che su esteri, welfare, sanità, ambiente e giovani. Con sei sedi nel territorio nazionale e corrispondenze da tutte le regioni, la Dire pubblica oltre 1.500 notizie al giorno, sette giorni su sette, con notiziari tematici multimediali.
Per celebrare i suoi trent’anni di attività, a partire dalle 18.30 nella sede della Dire (Corso d’Italia 38A) si svolgerà l’evento #Dire30 in cui sarà ricordata la storia dell’agenzia e saranno presentati i nuovi progetti. Si può seguire la diretta sui canali Facebook, Youtube e Instagram dell’agenzia Dire.
“La Dire oggi è una grande equipe, siamo un centinaio di professionisti”. Lo dice Federico Bianchi di Castelbianco, editore della Dire, in occasione del trentennale dell’agenzia. “Abbiamo la redazione più giovane d’Italia“, aggiunge. Castelbianco ricorda quando oltre dieci anni fa prese la Dire: “Eravamo i piccoletti tra le altre agenzie; oggi siamo una presenza nazionale da 1.500 lanci al giorno e tg che vengono mandati in onda oltre 100 tv”. Importante, aggiunge, Dire Giovani il sito d’informazione da “dove ci leggono più di 10 milioni di ragazzi”.
Per la Dire, sottolinea, “l’attenzione ai deboli, ai bambini, alle fasce sociali più povere” è una priorità. I numeri di Dire Giovani: “Abbiamo 900mila richieste di conoscenza e aiuto perché non c’è nessuno che gli risponde. La rubrica sul sesso ‘Se so è meglio’ ha raccolto 1.800mila richieste di aiuto”.
Inoltre, Dire Giovani si occupa del mondo della scuola, collaborando “con oltre 500 redazioni scolastiche“, e promuove diverse campagne istituzionali.
Un giornale radio, una free press sfogliabile nell’app e un notiziario sulle donne. Sono i nuovi prodotti che l’agenzia Dire è pronta a lanciare nel panorama dell’editoria italiana. L’annuncio arriva alla festa dei 30 anni della Dire per bocca dell’editore Federico Bianchi di Castelbianco.
La free press, ha spiegato Castelbianco, avrà due edizioni al giorno, alle 15 e alle 17 mentre il Gr andrà in onda 6 volte al giorno dal lunedì al venerdì. Infine Dire Donne, nato da un’idea di Sandra Zampa, con approfondimenti, tg e inchieste sul mondo femminile. “Stiamo cercando di fare sempre più informazione e farla arrivare a più persone”, ha detto Castelbianco che ha rimarcato la stella polare sulla quale deve reggersi il notiziario: “La correttezza“.
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“Io sono molto grato all’agenzia Dire perché ha raccontato una parte di questo paese che altri non hanno raccontato, con una passione e una qualità molto importanti”. Così Vincenzo Spadafora, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle pari opportunità e ai giovani, in occasione del trentennale dell’agenzia Dire.
Per Spadafora “la cosa peggiore che possa fare chi rappresenta le istituzioni è occuparsi di giovani o di donne senza parlare con loro, senza incontrarli, rischiando di scrivere cose astratte. Su questi temi, invece, la Dire è un presidio su tutto il territorio nazionale“.
“Grazie per quello fate perchè un’agenzia come la Dire è un baluardo per la libertà di stampa, una cosa molto, molto seria”. Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, intervenendo in occasione del trentennale dell’Agenzia Dire.
“Il valore, la funzione e il lavoro che fa una agenzia come la Dire lo sto scoprendo nel corso di questa esperienza che per me è ancora abbastanza nuova”, ha ricordato. “Buon compleanno per questi 30 anni, continuate a fare quel che state facendo, è importante mettersi in un rapporto dialettico e fare le pulci” agli interlocutori politici, ha sottolineato. “Con questo potrete aiutarci anche nella nostra azione di governo”, ha concluso il ministro.
“Nel corso di questi due anni di tragitto ho scoperto che esistono dei giornalisti con cui si può parlare, discutere e litigare, che fanno il loro lavoro con onestà intellettuale. Questi sono i giornalisti della Dire”. Lo dice il vicesindaco di Roma Luca Bergamo, in occasione del trentennale dell’agenzia Dire.
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