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A Bologna rivive l’Esprit nouveau: fu costruito 40 anni fa (albero compreso)

E' la riproduzione di quello (andato distrutto) ideato dal Le Corbusier per i giardini del Grand Palais a Parigi

Pubblicato:06-11-2017 18:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:52

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BOLOGNA – Costruito per un Saie di 40 anni fa, torna a nuova vita il padiglione dell’Esprit Nouveau, la riproduzione di quello (andato distrutto) ideato da Le Corbusier per i giardini del Grand Palais a Parigi. Incontri, mostre, laboratori di urbanistica: dopo l’inaugurazione di questa mattina e la seduta di giunta regionale di questo pomeriggio il padiglione riaprirà al pubblico, candidandosi ad ospitare eventi di diverso tipo. Per cominciare, da sabato 11 novembre ecco le visite guidate (e gratuite) che proseguiranno tutti i weekend fino alla fine di gennaio 2018.


“Un grande regalo che facciamo alla città”, lo definisce la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini,  che ha fortemente voluto il restyling partito lo scorso agosto e costato circa 200.000 euro. Applauso corale (e la Turrita d’oro) per l’architetto bolognese Giuliano Gresleri, che volle la ricostruzione del padiglione nel fiera district, allora ‘palestra’ dell’architettura moderna in città.

“È la restituzione doverosa alla città di un luogo straordinario“, afferma il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che promette: “Non sarà aperto solo per il Saie ma in molti periodi dell’anno”. Fuori città per impegni istituzionali il sindaco Virginio Merola, è stata la sua vice Marilena Pillati a consegnare la Turrita a Gresleri. Il padiglione dell’Esprit Nouveau, sottolinea, “è un gioiello architettonico che la città ha bisogno di riscoprire”.


di Mirko Billi, giornalista professionista

(Immagini e video di Davide Landi)

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