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Ecco ‘Greenrail’, la traversina ferroviaria che si fa con gli pneumatici riciclati

L'idea e' di Giovanni Maria De Lisi, fondatore della omonima startup, che l'ha presentata alla 19esima edizione di Ecomondo, la manifestazione sulla green economy in corso a Rimini. Sul mercato dal 2016

Pubblicato:06-11-2015 16:13
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:33

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greenrailRIMINI – Una traversina ferroviaria ecosostenibile in plastica riciclata e gomma ottenuta dal recupero di pneumatici fuori uso. Si chiama Greenrail ed e’ stata presentata da Ecopneus alla 19esima edizione della fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile Ecomondo, in corso alla Fiera di Rimini. Il concept innovativo rappresenta l’unica sostituta ecosostenibile allo standard attuale delle traverse in calcestruzzo armato precompresso, in quanto e’ costituita da un rivestimento ottenuto da un mix di plastica e gomma e da un nucleo interno in calcestruzzo armato. L’outer shell (copertura esterna) assicura resistenza agli agenti atmosferici, al fenomeno del gelo e disgelo, e’ ignifugo, contribuisce a ridurre vibrazioni e rumorosita’ e garantisce la migliore interazione tra il ballast e la traversa riducendo lo spostamento laterale dei binari. Padre dell’idea, che sta facendo il giro del mondo e ha gia’ vinto numerosi premi tra cui Edison Start 2015, e’ il siciliano Giovanni Maria De Lisi, fondatore e amministratore della startup Greenrail, insieme a Lorenzo Alessi, Massimiliano Russo, Fabio Guinci e Giancarlo Lauriano.

Ma come nasce l’idea di utilizzare dei pneumatici per realizzare travi ecosostenibili per le rotaie? “L’idea nasce da un progetto gia’ avviato negli Stati Uniti, in Cina e India, agli inizi del 2000 che prevedeva la produzione di traverse con plastica riciclata per sostituire le vecchie traversine in legno – spiega De Lisi – Io l’ho migliorato, creando una traversa ecosostenibilein grado di sostituire le traverse in calcestruzzo che oggi rappresentano il 90% del mercato mondiale”. La traversa Greenrail e’ prodotta con pneumatici e plastica riciclata ed e’ l’unica al mondo in grado di produrre energia mediante sistemi piezoelettrici o moduli fotovoltaici polimerici. “Greenrail abbatte i costi di manutenzione delle linee ferroviarie del 50%, e dura 50 anni rispetto ai 30/40 del calcestruzzo – continua De Lisi – Non sono da meno i guadagni ambientali: per ogni km di linea armata con traverse Greenrail si contribuisce a recuperare 35 ton di pneumatici fuori uso e 35 di plastica. Le traversine inoltre abbattono le vibrazioni e diminuiscono la rumorosita’, problematiche che fino ad oggi costituiscono le principali fonti di inquinamento ambientale derivante dal traffico ferroviario”.

Greenrail e’ un esempio di come il futuro della gomma riciclata si costruisca anche con l’innovazione tecnologica – afferma Giovanni Corbetta, direttore generale Ecopneus – il recupero dei materiali e’ un settore su cui siamo fortemente direzionati con un investimento in ricerca e sviluppo che, dal 2011 a oggi, ha raggiunto i 14 milioni di euro”. Dal 2011 a oggi il 37,5% dei pneumatici fuori uso sono stati trasformati in nuovi materiali come granuli e polverini di gomma e acciaio, ma “l’obbiettivo e’ trasformare questo ambito in un’industria che crea lavoro, sapere e prodotti sostenibili che concorrono alla sostenibilita’ del Paese”, conclude Corbetta. Le richieste per Greenrail sono gia’ tantissime, ma per vedere Greenrail sul mercato bisognera’ aspettare il 2016.


di Cristina Mazzi per Redattore sociale

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