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Governo. Psd a Pdcs: “Vogliamo andare avanti”

SAN MARINO - Le ammonizioni di via delle Scalette

Pubblicato:06-11-2015 15:00
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:33

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san_marino_piazza_libertaSAN MARINO – Le ammonizioni di via delle Scalette non sono passate inosservate in via Rovellino. All’indomani del monito dei vertici del Pdcs a chiarire le propri intenzioni sul futuro della legislatura, il Partito dei socialisti e democratici da un lato intende mandare messaggi rassicuranti al suo primo alleato. Dall’altra si sente con la coscienza pulita e per questo non intende mollare di un centimetro il proprio progetto di ricostruzione dell’area riformista. Il segretario dei Socialisti e democratici, Marina Lazzarini, interpellata da Dire, anticipa cosi’ che la “questione” sollevata dagli alleati sara’ sottoposta alla prossima direzione del partito, in agenda per mercoledi’ prossimo, 11 novembre, e sara’ poi comunicato alla maggioranza l’esito del consiglio direttivo. La numero uno di via Rovellino stempera poi gli animi: quella del Pdcs nei confronti del suo partito “non e’ una tirata d’orecchie- puntualizza- ne parliamo continuamente, e’ piuttosto una richiesta di chiarimento”. A riguardo il Psd si sente con la coscienza a posto: “Non abbiamo mai nascosto niente sugli sviluppi dell’area riformista- manda a dire- abbiamo sempre fatto tutto alla luce del sole”. E la ricerca di partner con una certa vicinanza politica non preclude il proseguimento della legislatura: “Con questa maggioranza vogliamo andare avanti- conferma infatti Lazzarini- e sono sicura che dalla direzione di mercoledi’ uscira’ una deliberazione in questo senso”.

Ma qualche richiesta da avanzare agli alleati arriva anche dal Psd: “Certo e’ che ogni governo si misura sulle cose che fa- ammonisce- non si puo’ solo promettere, e’ necessario fare”. Sul fronte riformista, fa ben sperare l’apertura dei giorni scorsi di Sinistra unita che “ha raccolto la mano tesa prima da noi- sottolinea Lazzarini- da tempo portiamo avanti l’intezione di unire l’area riformista e constrastare la sua frammentazione, siamo contenti della loro risposta”.

Piu’ moderato e’ il commento del segretario sul veto messo da Su alla coalizione con il Pdcs: “Di questo e’ necessario parlarne- spiega- per le alleanze sono necessarie convergenze su progetti e contenuti, senza escludere a priori nessuno”. Ma cio’ non significa non avere le idee chiare: “L’accordo deve esserci sulle cose da fare- ribadisce infine- inutile diversamente dire ‘vogliamo stare con loro’ se poi quello che si vuole portare avanti non coincide”.


di Cristina Rossi – giornalista professionista

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