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Derby Roma-Lazio, Gabrielli: “Olimpico senza regole, e se ci scappa il morto?”

ROMA - "Non esistono regole all'interno dello

Pubblicato:06-11-2015 10:29
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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derby roma lazioROMA – “Non esistono regole all’interno dello stadio. Ho ricevuto delle lettere da tifosi che mi dicevano che nella Curva da 8.700 posti c’erano punti dove non si riusciva a vedere la partita. Poi se le Curve diventano luoghi da 11mila persone credo che non possa andare. I comportamenti sono mutuati rispetto alle situazioni. Le barriere non le abbiamo fatto di cemento armato. Se nelle Curve ritorna un comportamento corretto, che non significa stare zitti, possiamo anche trovare una soluzione”. Lo ha detto il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, intervenendo ai microfoni di Radio Radio.

“Ieri sera mi sono visto un po’ di calcio internazionale- ha proseguito Gabrielli- La gente negli stadi d’Europa sta seduta, non occupa le vie di fuga, non ci sono immagini che vediamo nelle Curve nostrane e nelle Curve della Capitale. In questo Paese il concetto della responsabilità è poco frequentato e poco utilizzato, io sono responsabile in ciò che avviene nei luoghi di pubblico spettacolo. Ho una responsabilità giuridica e morale. A chi si straccia le vesti per i nuovi provvedimenti dico: ma se in Curva ci fosse stato un morto a chi andremmo a chiedere conto? Sicuramente daranno conto a me, così dice la legge. Mi sembra un po’ surreale che nel momento in cui nella nostra città il sostantivo capitale diventa l’aggettivo per qualificare la mafia noi ci attardiamo al fatto che un numero x di persone si rifiuta di entrare nello stadio per l’introduzione di regole. Mi sembra tutto paradossale”.

Io nemico numero uno degli ultras della Roma e della Lazio? A volte dico che questo e’ anche il prezzo del biglietto. Chi ha compiti di responsabilita’, laddove se le assume, poi alla fin fine puo’ diventare oggetto di queste contumelie. La cosa che mi dispiace e’ duplice: una e’ perche’ io non sono arrivato qui il 2 aprile con la mia prima preoccupazione di saldare le due tifoserie in una sorta di patto contro il prefetto. Io sono arrivato e c’erano delle indicazioni da parte della task force sulla sicurezza delle manifestazioni sportive. Ci era stata fatta una proposta dal questore che abbiamo vagliato”, ha concluso il prefetto.


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