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Ore ad alta tensione, in Iran stop ai voli. Muore un italiano in un attentato a Jaffa

Victor Green, 33enne di Milano, è la settima vittima dell'attentato del primo ottobre scorso a Jaffa

Pubblicato:06-10-2024 22:35
Ultimo aggiornamento:07-10-2024 09:03

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ROMA – Alla vigilia dell’anniversario del 7 ottobre, potrebbe essere ormai imminente la risposta di Israele al recente attacco missilistico iraniano.

UN ITALIANO TRA LE VITTIME DELL’ATTENTATO A JAFFA

Mentre proseguono i raid israeliani nella striscia di Gaza, dove oggi è stata colpita una moschea, con diversi morti e feriti, in Israele sale la minaccia degli attentati terroristi, l’ultimo oggi a Beersheba, dove un arabo israeliano originario del Negev è sceso da un autobus aprendo il fuoco probabilmente con un fucile automatico. Vittima una ragazza di 19 anni, sergente della polizia di frontiera israeliana.

Intanto sale il bilancio delle vittime di un precedente attentato rivendicato da Hamas avvenuto lo scorso primo ottobre a Jaffa: tra le sette vittime c’è anche un cittadino italo-israeliano. Lo ha confermato la Farnesina. Nell’attacco compiuto da due uomini alla fermata della metro leggera a Jaffa, nell’area urbana di Tel Aviv, ha perso la vita Victor Shimshon Green, di 33 anni, residente a Milano, figlio di una italiana e di un israeliano.


L’IDF SUGLI ATTACCHI AI SITI NUCLEARI IN IRAN: “SUL TAVOLO TUTTE LE OPZIONI”

Da Teheran le autorità iraniane hanno deciso di annullare tutti i voli negli aeroporti del Paese a partire da stasera alle 21 ora locale fino alle 6.00 di domani mattina, in vista di un imminente attacco israeliano. Lo stesso ministro della Difesa di Tel Aviv, Yoav Gallant, alla Cnn ha confermato che Israele si sta coordinando con gli Stati Uniti per la risposta all’attacco iraniano dei giorni scorsi, sottolineando che deciderà in modo autonomo su come reagire. Rispetto alle obiezioni sollevate su possibili attacchi ai siti nucleari iraniani, Gallant ha replicato che, al contrario,  “tutte le opzioni sono tutte sul tavolo. Israele ha la capacità di colpire obiettivi vicini e lontani, lo abbiamo dimostrato – ha aggiunto – risponderemo all’attacco iraniano in modo appropriato. Non staremo a guardare e neanche la comunità internazionale dovrebbe farlo”.

7 OTTOBRE, HAMAS: “ATTACCO GLORIOSO”

Intanto si celebra la vigilia del 7 ottobre secondo i canonici dettami della propaganda militare. Il movimento Hamas, alla vigilia dell’anniversario dell’attacco terroristico che ha scosso e cambiato irreversibilmente le sorti del medio oriente, diffonde un videomessaggio celebrativo dell’operato dei suoi miliziani: “Il compimento del glorioso 7 ottobre ha infranto le illusioni che il nemico si era creato, convincendo il mondo e la regione della sua presunta superiorità e capacità”, ha affermato nel videomessaggio Khalil al-Hayya, membro di Hamas con base in Qatar.

NETANYAHU TRA I SOLDATI: “SIETE LA GENERAZIONE DELLA VITTORIA”

Mentre sul fronte israeliano, oggi Il Primo Ministro Netanyahu si è recato al confine settentrionale del Paese per fare visita ai soldati dell’Idf. dai profili social, il premier riporta il suo discorso tenuto ai combattenti: “Sono qui con i soldati dell’IDF sul confine settentrionale. A diversi metri da qui, oltre il confine, i loro commilitoni stanno smantellando l’infrastruttura terroristica che Hezbollah aveva preparato per attaccare le nostre comunità. Ho detto loro:’Siete eroi degni di lode. Voi, insieme ai vostri commilitoni, ai combattenti dell’IDF e alle forze di sicurezza a Gaza, Giudea e Samaria, in tutta la regione, state facendo cose incredibili; siete dei leoni'”. E ancora: “Un anno fa, abbiamo subito un colpo terribile. Nei 12 mesi successivi, abbiamo cambiato la realtà su tutta la linea. Il mondo intero è sbalordito dai colpi che state infliggendo ai nostri nemici. Vi saluto e vi dico: Siete la generazione della vittoria“. E infine: “Insieme combatteremo e insieme vinceremo, con l’aiuto di Dio”.

(nella foto di apertura, prese da Fb e X, a sinistra Victor Green, a destra il premier Netanyahu in visita alle truppe dell’Idf al confine settentrionale)

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