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Caos energia, in Sardegna a farne le spese sono gli studenti disabili

Comuni costretti a tagliare fondi per l'assistenza, il caso approda in Consiglio regionale.

Pubblicato:06-10-2022 18:20
Ultimo aggiornamento:06-10-2022 18:20
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CAGLIARI – La crisi energetica, con le bollette impazzite, colpiscono in Sardegna una delle categorie più fragili, forse quella più indifesa in assoluto: gli studenti con disabilità. Da nord a sud dell’isola, sono sempre più numerose le segnalazioni di genitori e insegnanti che denunciano come molti studenti disabili siano costretti a rinunciare alle lezioni, perché i Comuni, stritolati dai rincari energetici, non riescono più a pagare il servizio di assistenza educativa. La questione è approdata in queste ore in Consiglio regionale con un’interrogazione e una mozione presentate dai Progressisti e dal gruppo Leu-Art.1- Possibile-Demos. Il succo dei due documenti è simile: “La Regione intervenga per porre fine a questa situazione”.

CASO SBARCA IN CONSIGLIO: “REGIONE INTERVENGA, SITUAZIONE INTOLLERABILE”


Non è più tollerabile andare avanti così- attacca Antonio Piu, consigliere regionale dei Progressisti-. Alcuni enti locali, deputati per legge a garantire il servizio di assistenza, denunciano che le risorse in cassa non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno di ore per tutti gli studenti aventi diritto, a causa sia dell’aumento di richieste, ma anche delle straordinarie condizioni in cui versano i bilanci per via dei rincari delle bollette. Per questo attendono l’erogazione del contributo annuale da parte della Regione”. Nell’interrogazione Piu chiede alla giunta regionale “l’erogazione immediata di un acconto sulle risorse programmate, con l’obiettivo alleviare la situazione di difficoltà manifestate dagli enti locali”, e di valutare la predisposizione di una norma ad hoc, “che consenta di incrementare le risorse destinate agli enti locali”. Bisogna assicurare il diritto all’istruzione, costituzionalmente garantito, “a tutti gli studenti e a tutte le studentesse- spiega Piu-. Non è più tollerabile che ci siano parte di questi costretti a rinunciare alle lezioni perché i tempi di reazione di questa giunta sono fuori dalla realtà”.


Più concentrata sul “caso Cagliari” la mozione di Maria Laura Orrù, Possibile: “Gli studenti con disabilità delle scuole superiori della Città metropolitana di Cagliari e le loro famiglie stanno vivendo una grave situazione- spiega la consigliera- all’avvio dell’anno scolastico non è stato attivato il servizio di assistenza educativa specialistica previsto dalla legge. Le ore sono state drasticamente ridotte -oltre il 30% in meno rispetto al fabbisogno- e parte della platea dei beneficiari risulta, allo stato attuale, priva del servizio a causa del generico aumento delle spese per l’energia della Città metropolitana. Una mancata attivazione comunicata alle famiglie dopo un mese, in modo irrituale e anomalo”.



Il meccanismo di riparto dei fondi “è saltato- aggiunge la consigliera Laura Caddeo, di Demos-. Con la mozione chiediamo che la Regione metta in pratica tutte le soluzioni organizzative che possano renderlo nuovamente operativo e garantisca le risorse finanziarie per incrementare la quota di co-finanziamento regionale in modo che l’esercizio pieno del diritto allo studio sia garantito agli studenti con disabilità in tutto il territorio regionale”.

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