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Macinatura lenta e 4.0, ecco la ricetta della mortadella sostenibile

Il Gruppo Felsineo investe 4 milioni di euro nel nuovo impianto che trita la carne risparmiando energia e dosa gli ingredienti della ricetta tradizionale

Pubblicato:06-10-2022 18:09
Ultimo aggiornamento:06-10-2022 18:09

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BOLOGNA – Una macinatura lenta, controllata grazie all’intelligenza artificiale in tutti i passaggi, dal dosaggio degli ingredienti all’energia utilizzata per le lavorazioni. Così viene prodotta la mortadella ‘a basso consumo’ del gruppo Felsineo, che ha investito quattro milioni di euro nel nuovo impianto di macinatura 4.0, un sistema progettato esclusivamente per lo stabilimento bolognese, in grado di incrementare la produttività del 16%, garantire un significativo miglioramento dell’efficienza energetica e idrica, oltre ad una riduzione delle emissioni inquinanti.

SENSORI PER RILEVARE IL PESO E DOSARE GLI INGREDIENTI

L’impianto è dotato di un nuovo sistema di carico della carne, con sollevatori dotati di rilevazione automatica del peso e la possibilità per gli operatori di controllare dalle loro postazioni i dosaggi e il rispetto della ricetta. La carne viene macinata a bassa velocità tramite una tecnologia a vite di spinta e un gruppo di taglio ad estrusione. Sono stati rinnovati anche i tritacarne raffinatori, in grado di lavorare la carne in maniera più rispettosa.

SOLO L’ENERGIA NECESSARIA ALLA PRODUZIONE

mortadella

Tutti i motori principali della linea sono dotati di inverter, necessari sia per controllare la potenza erogata, perché venga utilizzata solo l’energia necessaria all’effettiva lavorazione del prodotto, sia per monitorare lo stato di salute delle macchine. Il software di gestione è infatti in grado di scambiare in tempo reale i dati di funzionamento, rendendo così possibile la riduzione dei fermi produttivi per rotture accidentali, l’ottimizzazione del flusso del prodotto e il monitoraggio dei consumi energetici.


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