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ROMA – “Ho appreso poco fa dagli organi di stampa di essere stato iscritto sul registro degli indagati a seguito dell’inchiesta di Fanpage. Al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Sono sereno e ovviamente a disposizione della Procura per chiarire quanto prima ogni aspetto di questa vicenda”. Così il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, a proposito della notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati con l’ipotesi di finanziamento illecito e riciclaggio. Con Fidanza, è indagato anche Roberto Jonghi Lavarini, detto ‘il Barone nero’.
Il caso su presunti finanziamenti illeciti, riciclaggio e relazioni di esponenti del partito di Giorgia Meloni con neofascisti e lobby nere è nato dopo un’inchiesta giornalistica di Fanpage rilanciata dalla trasmissione ‘Piazzapulita’ di La7. Un cronista si è infiltrato e ha documentato dialoghi su possibili operazioni in nero per finanziare la campagna elettorale di una esponente di FdI, Chiara Valcepina, che è stata eletta in Consiglio comunale e non risulta indagata.
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