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Tg Ambiente, edizione del 6 ottobre 2020

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Pubblicato:06-10-2020 12:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:00

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MALTEMPO, DISASTRO NORD OVEST, MORTI E GRAVI DANNI

Fine settimana disastroso nel nordovest a causa del maltempo, come ogni anno l’arrivo dell’autunno in Italia porta disastri. Due morti e danni per milioni di euro il bilancio dell’ondata di maltempo che ha colpito il Nord Italia allagando e devastando intere province. Gravi danni in Piemonte, peggiori di quelli causati dalla terribile alluvione del 1994, una quantità di pioggia mai vista, tanto che è stato superato il record del 1958. Gravi danni anche in Valle d’Aosta. Sotto la spinta dei nubifragi è allerta sul Po che con la piena si è alzato di oltre sei metri in 24 ore, sotto pressione anche i grandi laghi con il Maggiore salito di oltre un metro a Sesto Calende e quello di Como con l’acqua arrivata addirittura in strada. Pesano i mutamenti climatici, nell’inizio dell’autunno 2020 le tempeste sono quasi raddoppiate rispetto al 2019, con ben 127 eventi estremi tra nubifragi, grandinate, vento forte, tornado, bombe d’acqua.


ATTESO 20 ANNI IL MOSE ARRIVA E PROTEGGE VENEZIA

Un debutto in ritardo di quasi 20 anni ma di gran successo: sabato scorso il Mose, per la prima volta, ha protetto Venezia. Il sistema di dighe mobili si è alzato, nel suo primo utilizzo reale, e niente acqua alta in città, nonostante la previsione fosse di un picco da 135 centimetri. Le 78 paratoie mobili si sono sollevate tutte assieme per la prima volta. A Venezia un forte vento di scirocco aveva gonfiato la marea, di solito causando l’acqua alta. Alle 9.52, un’ora e 17 minuti dopo l’avvio delle operazioni, le paratoie erano tutte alzate separando la laguna dal mare. L’acqua era a circa 70 centimetri e così è rimasta in città, mentre alle bocche di porto superava quota 120. E piazza San Marco, tra i punti più bassi di Venezia, è rimasta asciutta.

ALLARME COLDIRETTI, OCCHIO AI PRODOTTI IMPORTATI

Con un campione sui cinque irregolare per la presenza di residui chimici, i peperoncini piccanti provenienti da Repubblica Dominicana e India sono il prodotto alimentare meno sicuro sulle tavole degli italiani. Ma a preoccupare per gli elevati livelli di contaminazione sono anche le bacche di Goji provenienti dalla Cina ed il riso dal Pakistan, che salgono sul poco ambito podio dei cibi contaminati. Nella classifica dei dieci prodotti più contaminati elaborata da Coldiretti ci sono anche i melograni dalla Turchia con un quasi un campione irregolare su dieci, il tè dalla Cina, l’okra dall’India, il dragon fruit dall’Indonesia, i fagioli secchi dal Brasile ed i peperoni dolci e le olive da tavola provenienti dall’Egitto. “E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della sicurezza dei consumatori”, dice il presidente Coldiretti, Ettore Prandini.

NO SPRECO, DA ROMA ‘ZERO WASTE GLOBAL CONVIVIUM’

Dall’interno fibroso dell’ananas trattato a bassa temperatura nasce una crema dolce e aromatica che si sposa con il guanciale romano e del pane croccante al kefir; dalla buccia del melograno arriva un prodotto praticamente indistinguibile dalle ottime melanzane sott’olio di una italianissima nonna del Sud, accompagnato a tuorlo d’uovo stagionato; da prugne avanzate ecco un dessert con marmellata di sedano e farina estratta da scarti della birra. Sono le leccornie preparate da da Josè De La Rosa e dal Future Food Alchemist Team del Future Food Institute, centro di eccellenza per l’innovazione alimentare con sedi a Bologna, San Francisco, Tokyo e Shanghai. L’occasione per scoprire quanto sia ancora buono ciò che colpevolmente gettiamo nella spazzatura è lo ‘Zero Waste Global Convivium’, maratona globale ospitata in occasione della prima ‘Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari’ dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, evento organizzato con Fao E-learning Academy, Future Food Institute, Campagna Spreco Zero e Fondazione Fico.

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