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ROMA – Mentre Atac viaggia nelle acque agitate del concordato preventivo, il dg e presidente Paolo Simioni scrive un messaggio ai lavoratori per rassicurarli sul fatto che l’azienda capitolina dei trasporti “uscirà risanata e rilanciata” da “questo momento particolarmente importante della propria vita”.
Per riuscirci, però, secondo Simioni serve “una generale chiamata al senso di responsabilità da parte di tutti i portatori di interessi, cioè dipendenti, fornitori, organizzazioni sindacali, istituzioni, utenti, azionisti e altri (i cosiddetti stakeholder)”.
Il dg quindi entra nel dettaglio di quello che sta accadendo, ben noto ai lavoratori: “Da qualche settimana, con il supporto delle varie direzioni aziendali nell’ambito della procedura di concordato in essere abbiamo iniziato a disegnare il piano industriale che oggi assume connotati altamente strategici. Questo modo di procedere, però, è quanto solitamente viene fatto dalle aziende: la realtà di una società come Atac e gli obiettivi che abbiamo davanti richiedono uno sforzo in più”.
Perciò, ed è qui la novità, “abbiamo pensato di chiedere a tutti voi un contributo di idee, suggerimenti e proposte da valutare nell’ambito della redazione del piano. A tal fine abbiamo lanciato un progetto denominato ‘Atac riparte con te’ che si sostanzia in un canale di ascolto che rimarrà aperto dal 6 al 13 ottobre attraverso la casella di posta ripartiamo@atac.roma.it“.
Insomma, sette giorni per dire la propria idea all’azienda. Del resto il tempo stringe, entro il 27 ottobre il Tribunale attende una bozza del piano di rilancio dell’azienda.
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