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Gentilini festeggia 125 anni di dolci e biscotti, compleanno con il sindaco Marino

Quella dei Gentilini, ha detto Marino, "è una bellissima avventura, un esempio non solo per la città ma per tutto il Paese"

Pubblicato:06-10-2015 12:02
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:36

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ROMA – Dai Novellini agli Osvego, passando per le fette biscottate, i Vittorio, le Margherite e gli Umberto ideate per la famiglia Savoia e le famose scatole di latta litografate. La fabbrica Gentilini, fondata a Roma nel 1890, festeggia oggi 125 anni di dolci e biscotti, e per l’occasione ha invitato il sindaco Ignazio Marino a visitare lo stabilimento di via Tiburtina, attivo dal 1958 dopo gli inizi tra i forni di via del Corso (all’epoca Corso Umberto) e la prima fabbrica a via Alessandria.

Il primo cittadino, insieme all’assessore alla Roma produttiva, Marta Leonori, e al presidente del IV Municipio, Emiliano Sciascia, è stato accompagnato dal presidente dell’azienda, Paolo Gentilini, di cui il nonno Pietro è stato fondatore, in un vero e proprio tour tra gli impianti di confezionamento dei biscotti e la sala-museo che raccoglie in vetrina scatole, riconoscimenti e ricordi della storia ultracentenaria del marchio, indossando camice e cuffietta d’ordinanza. L’azienda, ha spiegato Paolo Gentilini, “è stata fondata nel 1890 da mio nonno Pietro e oggi, 6 ottobre 2015, compie 125 anni: ci tenevamo che ci fosse il sindaco perché si tratta di una data importante per noi. La Gentilini è qui da 125 anni e vuole restare a Roma”. Il presidente ha poi svelato una chicca per gli appassionati: “Domani alla Galleria del Cardinale verrà presentato un libro con tutta la storia dei Gentilini, una storia che abbraccia due guerre mondiali e oltre un secolo”. Oggi l’azienda conta un fatturato di oltre 30 milioni di euro, oltre 70 dipendenti fissi e 20 stagionali, 50 agenti in tutta Italia e oltre 80 referenze nel suo portafoglio.


Quella dei Gentilini, ha detto Marino, “è una bellissima avventura, un esempio non solo per la città ma per tutto il Paese e a cui sono personalmente legato. Quando mi trasferii a Roma nel 1969 ero poco più di un bambino e mia madre comprava proprio i biscotti Gentilini, ne sono diventato un esportatore negli Stati Uniti e anche mia figlia, così come mia mamma che continua ad acquistarli a 94 anni. È un’azienda che ha saputo conservare una delle caratteristiche della produzione che la rendono unica, come l’uso delle trafile in bronzo e senza usare olio di palma, grassi idrogenati, coloranti, e nel contempo espandersi non solo sul mercato romano ma nazionale e internazionale”. Un esempio, ha ribadito il primo cittadino, “di quella buona imprenditoria di cui abbiamo bisogno in una città come Roma che oggi ha invertito la tendenza ed è diventata interessante per gli investitori internazionali”. Marino, infatti, ha ricordato che “Roma negli ultimi due anni, come ha certificato l’agenzia Fitch, sta uscendo dalla sua fase di difficoltà. Nel 2014 la città ha registrato una crescita del 2,2% e nei primi 6 mesi del 2015 siamo già a un +1,6%. Dopo gli anni di difficoltà a causa della crisi planetaria e gestione amministrativa non felice- ha concluso il sindaco- siamo riusciti a produrre posti di lavoro e benessere”.

di Mirko Gabriele Narducci

Giornalista

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