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Legnante, il terzo oro a Parigi è la sua Gioconda. E’ l’italiana più medagliata nella storia dell’atletica

E' l'atleta italiana più medagliata nella storia dell'atletica leggera. Con 14.54 metri l'azzurra vince la gara F12, dopo aver vinto anche quella del lancio del disco. Come a Londra 2012 e Rio 2016

Pubblicato:06-09-2024 11:59
Ultimo aggiornamento:07-09-2024 08:09

legnante
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PARIGI – Assunta Legnante è medaglia d’oro nel getto del peso F12 ai Giochi paralimpici di Parigi 2024. Con un best di 14.54 metri l’azzurra ha chiuso al primo posto la finale allo Stade de France, davanti all’uzbeka Safiya Burkhanova, argento con 14.12, e alla cinese Yuping Zhao, bronzo con 12.21.

Per Legnante si tratta del secondo oro francese dopo quello nel disco in due gare disputate, sesta medaglia alle Paralimpiadi, per la terza volta campionessa paralimpica del peso dopo Londra 2012 e Rio 2016, con nel mezzo l’argento di Tokyo 2020.

“È stata una gara un po’ strana. Ero carica, però poi alla fine mi sono ritrovata a fare i conti anche con un po’ di emozione, perché volevo talmente tanto riprendermi questo titolo che non sono riuscita a fare le misure che volevo. Alle fine però sono bastate e sono contenta anche che l’uzbeka sia riuscita a lanciare sopra i 14 metri, così mi ha messo un po’ di pepe”.


Assunta Legnante è diventata l’atleta azzurra più medagliata nella storia dell’atletica leggera. “Volevo riprendermi il titolo ma non è che potevo aspettarmelo perché non sei da sola in pedana, ci sono le altre. E poi, soprattutto quando le altre sono atlete come te che ti hanno già battuto in passato, tre anni fa, l’incubo può sempre ritornare”, ha spiegato Legnante nella zona mista dello Stade de France, ricordando i due secondi posti di Tokyo.

Con tre ori e tre argenti in tre Paralimpiadi, il palmares dell’azzurra diventa sempre più impressionante. Ma Legnante, 46 anni, non sembra avere ancora alcuna intenzione di fermarsi: “Mi hanno detto che sono l’atleta paralimpica più medagliata nell’atletica, e speriamo che questo curriculum a Los Angeles possa servire per coronare tutta questa carriera con un premio da parte del Comitato paralimpico”. Nel 2028, ha sottolineato, “avrò 50 anni e sarà forse, e dico forse, la mia ultima Paralimpiade: ecco, una bandiera la porterei volentieri alla cerimonia d’apertura…”, il suo desiderio.

In pedana, stamattina Legnante ha sfoggiato un’altra splendida maschera, stavolta con lo sguardo della Monna Lisa: “È stato un progetto dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, gli studenti ne hanno disegnate tantissime e poi con un contest su Instagram hanno vinto le due che ho poi usato nelle gare. Ho scelto la Gioconda per l’ultima gara, quella del peso, anche per scaramanzia perché volevo portare qui un po’ d’Italia, visto che scelgo sempre dei collegamenti”.

L’Uomo Tigre a Tokyo come collegamento tra l’Italia e il Giappone, ora la Gioconda a Parigi: “Il collegamento più netto era quello, sono contenta che nel contest abbia vinto questa mascherina qui e sono contenta che oggi abbia preso anche l’oro. Spero sia piaciuta anche ai francesi”, ha concluso Legnante.

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