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Amelio a Venezia 79: “Io come Braibanti, sul set ho vissuto un amore tormentato”

Al festival di Venezia il film 'Il signore delle formiche' di Gianni Amelio che racconta la vicenda del poeta Braibanti

Pubblicato:07-09-2022 17:00
Ultimo aggiornamento:07-09-2022 17:00

gianni amelio
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Dalla nostra inviata Lucrezia Leombruni

LIDO DI VENEZIA – La settima giornata della 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia si è aperta con ‘Il signore delle formiche’ di Gianni Amelio (dall’8 settembre al cinema con 01 Distribution). Protagonista del film è Luigi Lo Cascio nel ruolo del poeta, scrittore e drammaturgo Aldo Braibanti che, alla fine degli Anni 60, è stato condannato a 9 anni di reclusione con l’accusa di plagio, ovvero di aver sottomesso fisicamente e psicologicamente uno studente universitario (qui interpretato da Leonardo Maltese, al suo debutto cinematografico). Il ragazzo è stato rinchiuso dalla famiglia in un ospedale psichiatrico per ‘curarlo’ dall’omosessualità con l’elettroschock.

La proposta del film “mi è arrivata da Marco Bellocchio. Un giorno mi ha invitato nel suo ufficio di produzione che ha un unico difetto, quello di stare sulla Nomentana. Inizialmente – ha raccontato Amelio in conferenza – mi hanno proposto un documentario su Braibanti. Io, invece, gli ho proposto di fare un film”.


La vicenda ha scatenato clamore fuori dalle aule del tribunale con proteste di chi voleva lo scrittore libero. “Amo questo film, lo accompagnerò anche fino all’ultima parrocchiale ma – ha ammesso il regista – non sono felice. Questo è una delle mie migliori opere ma non sono felice a causa di una storia d’amore tormentata che ho vissuto durante il set. Forse questa mia infelicità ha fatto bene al film. Ho scoperto di avere le stesse fragilità di Braibanti, facendo diventare il film autobiografico”.

Nel cast anche Elio Germano nei panni di Ennio, un giornalista dell’Unità che racconta il caso senza censure, e Sara Serraiocco nei panni di Graziella, cugina di Ennio che ha guidato le proteste in favore di Braibanti. Nel film un omaggio al partito Radicale con un fotogramma di Emma Bonino, come è oggi. “Ho saputo che non faceva parte del partito Radicale nel 1968, ci è entrata dopo. Ma ho voluto ugualmente il suo volto nel film”, ha raccontato Amelio.

“La mia intenzione è stata quella di raccontare la battaglia che hanno fatto i radicali per Braibanti e per la società. Il partito – ha proseguito il regista – nel 1981 ha fatto cancellare il reato di plagio (codice Rocco, ndr). Quindi, ho voluto rendergli omaggio attraverso la Bonino anziché scritturare un giovane sosia di Marco Pannella”.

All’incontro presente anche Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay: “La questione omosessuale non è risolta, basti pensare al vergognoso applauso in Senato nel giorno dello stop al ddl Zan”. ‘Il signore delle formiche’ è una produzione Kavac film, Ibc Movie, Tenderstories con Rai Cinema.

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