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A Colleferro una ‘piazza bianca’ in ricordo di Willy, oggi la posa della prima pietra

Sono passati due anni dalla tragica uccisione del giovane di Paliano

Pubblicato:06-09-2022 19:26
Ultimo aggiornamento:06-09-2022 19:26
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COLLEFERRO – Colleferro ricorda Willy Monteiro Duarte a due anni dalla sua uccisione. Si è svolta oggi nel comune alle porte di Roma la cerimonia di posa della prima pietra della “Piazza Bianca”, colore del lutto a Capo Verde, intitolata alla memoria del giovane di Paliano. L’opera è finanziata con 450 mila euro, di cui 400mila dalla Regione Lazio.
“A due anni dalla tragica notte in cui Willy fu ucciso, come Istituzioni vogliamo continuare a dare segnali concreti per trasformare quel dolore in occasione di riscatto. Con la posa della prima pietra all’interno dei giardini ‘Angelo Vassallo’ di Colleferro continua il percorso – avviato con l’approvazione di un emendamento a mia prima firma al collegato alla stabilità regionale 2021 – per rigenerare questo spazio e donarlo a tutti i giovani e le giovani delle comunità di Colleferro, di Paliano e del quadrante”, ha detto Eleonora Mattia, presidente della IX commissione del Consiglio regionale del Lazio.
“La ‘Piazza Bianca’ per Willy sarà un luogo di riscatto e di socialità, un investimento che risponde all’esigenza della memoria: vogliamo ricordare Willy e la sua generosità, il suo altruismo e il suo coraggio”, ha aggiunto la consigliera.
“Anche per questo ho fortemente voluto promuovere l’istituzione di un Premio a lui dedicato e rivolto a tutte le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie del Lazio – che partirà a breve con la seconda edizione – e con il quale incoraggiamo il protagonismo dei giovani nel contrasto ad ogni forma di odio e violenza. Willy è morto perché non è stato indifferente, a noi il compito di onorarne il sacrificio e il ricordo, lasciando alla sua generazione e quelle che verranno la possibilità di trarre da quel dolore un esempio di valore civile. Rinnovo la nostra vicinanza alla mamma e a tutta la sua famiglia”, ha concluso Mattia.

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