ROMA – “La Mostra del Cinema di Venezia per un produttore è un traguardo grandioso. Tutti i produttori sperano di essere selezionati. Essere qui con tre film ci fa pensare che abbiamo lavorato bene”. Moreno Zani, fondatore di Tenderstories, torna al Lido dopo ‘Padrenostro’ di Claudio Noce con Pierfrancesco Favino. Zani, emozionato e soddisfatto per il risultato, è alla 79esima edizione con ‘Bones and All’ di Luca Guadagnino, ‘Il signore delle formiche’ di Gianni Amelio (entrambi in Concorso alla kermesse) e ‘Amanda’ con Benedetta Porcaroli (in concorso nella sezione ‘Orizzonti).
Le sale stanno vivendo un periodo difficile “ma ciò che ci spinge a produrre è la voglia di sostenere il cinema italiano. Noi siamo il Paese della cultura“, ha detto il fondatore. Dal Covid a oggi “sono cambiate le modalità di distribuzione e di vendita. Le storie non sono cambiate. La pandemia non ha influito sui film ma sulla fruizione della produzione per gli spettatori”, ha sottolineato Zani, che ha aggiunto: “La lotta tra sale e piattaforme streaming dovrebbe cessare: la sala non può morire e, al tempo stesso, la tecnologia sta portando a vedere i prodotti dal divano di casa. La soluzione sarebbe incontrarsi e cercare di trovare il modo migliore per sviluppare tutti insieme il futuro del cinema”. Alla fine dell’intervista, Zani ha svelato un suo sogno: “Vorrei lavorare con Meryl Streep, farei di tutto per lavorare con lei“.
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