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Brasile, il sociologo Mara: “La crisi pesa sulla coscienza degli elettori”

La settimana scorsa è andato in onda il primo dibattito tv tra i candidati in vista del voto del 2 ottobre: la lettura del sociologo Pedro Mara

Pubblicato:12-09-2022 13:35
Ultimo aggiornamento:12-09-2022 13:35
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BRASILE DIBATTITO TV
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di Joao Marcelo

SAN PAOLO (Brasile) – Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro parla soprattutto al suo elettorato, provoca Lula sulla corruzione ma deve preoccuparsi della violenza politica dell’estrema destra, che nel Paese aumenta. A meno di un mese dalle elezioni del prossimo 2 ottobre, il professore di sociologia dell’Universidade Federal do Rio de Janeiro (Ufrj), Pedro Mara, commenta all’agenzia Dire i possibili ultimi sviluppi della campagna elettorale, anche a partire dal primo dibattito televisivo fra i candidati che si è tenuto la settimana scorsa.

IL VOTO DEL 2 OTTOBRE

Il 20 ottobre circa 156 milioni di aventi diritto saranno chiamati a scegliere il suo nuovo presidente, oltre a governatori locali, senatori e deputati federali e degli Stati.


La settimana scorsa l’emittente Rede Bandeirantes ha trasmesso il primo dibattito fra i candidati che al momento riscuotono le maggiori intenzioni di voto stando a tutti gli ultimi sondaggi: Bolsonaro, l’ex capo di Stato Luiz Inácio Lula da Silva, che guida le rilevazioni finora, Ciro Gomes, Felipe D’Avila, Simone Tebet e Soraya Thronicke. Il confronto in tv è uno dei termometri e indicatori di come potrebbero andare le elezioni: è un momento in cui i candidati possono esporre le loro idee, le loro proposte e promesse.

Secondo Mara, Bolsonaro ha parlato direttamente al nucleo più convinto dei suoi sostenitori, anche insistendo su alcune prese di posizione morali, come quelle relative alla corruzione. Un tema, quest’ultimo, che il capo dello Stato ha usato anche nell’ottica di provocare lo sfidante Lula, che è stato accusato e arrestato con questa accusa, poi annullata nel proseguimento del processo ai suoi danni. “Come se la corruzione fosse il grande tema del Paese”, si schernisce Mara. “Come se lo stesso Bolsonaro non avesse rivelato che più della metà del suo patrimonio è stato acquisito tramite l’acquisto in contante, dalle case alle ville, fino ai quadri”.

“BOLSONARO IL PRESIDENTE MENO GRADITO DI SEMPRE”

Bolsonaro cerca di migliorare il gradimento del suo governo, ai livelli più bassi dal momento peggiore della pandemia di Covid-19. “Il presidente ha consolidato ormai un’immagine molto negativa“, afferma il sociologo. “Forse è il presidente con il peggior indice di gradimento su tutti i fronti. Credo che gli elettori si recheranno alle urne con il peso della crisi socioeconomica sulla coscienza”, prosegue Mara, che spiega: “File di persone affamate per strada, prezzi in aumento e salari in calo sono il tragico prodotto della pandemia, che non solo ha provocato una grande quantità di vittime ma che è stata una vera tragedia per l’istruzione in varie aree del Paese. Tutto questo peserà molto nelle decisioni dei cittadini brasiliani”.

Una ricerca realizzata dal centro di sondaggi Datafolha, commissionata dall’emittente Globo e dal quotidiano Folha de Sao Paulo, mostra che Bolsonaro gode al momento di un grado di approvazione del 30% e di disapprovazione del 43%. Un 26% delle persone ascoltate, oltre 5.700, ritiene il governo del capo dello Stato “normale”.

L’ESCALATION DELLA VIOLENZA

In vista del voto c’è anche un aspetto che preoccupa le autorità di sicurezza della campagna elettorale, che è di fatto cominciata sul finire del 2021: l’aumento della violenza fra i settori più radicali e polarizzati dell’estrema destra brasiliana. Uno degli episodi più recenti di violenza estrema con connotazione politica ha avuto luogo a Foz de Iguacu, nello Stato meridionale di Paranà, dove a luglio un sostenitore dichiarato di Bolsonaro ha ucciso Marcelo de Arruda, tesoriere della filiale locale del Partido dos Trabalhadores (Pt), formazione di Lula nonché principale partito di opposizione del Paese. “L’omicidio di Foz de Iguacu da parte di un supporter del presidente è stato barbaro, disumano e scioccante“, denuncia Mara. “Lo scenario ora tende a peggiorare. Si tratta di un processo pericoloso, quello che mette insieme idee radicali, politica e armi”, avverte in conclusione il sociologo.

“In Brazil multilayered crisis will affect voting behaviour” states sociologist Pedro Mara

By João Marcelo

SÃO PAULO (Brazil) – Elections in Brazil are approaching: on 2nd October, in less than a month, 156 millions of voters will elect the new president, as long as governors, senators and deputies, both federal and local. Last week, the television channel Rede Bandeirantes hosted the first debate among the main presidential candidates.

There was the current president, Jair Bolsonaro, along with his top opponent Luiz Inacio Lula da Silva,
who is a former president and is leading the voting intention polls. Then, Ciro Gomes, Felipe D’Avila, Simone Tebet and Soraya Thronicke. Usually in Brazil the television debates are one of the most important indicators of election outcome. They offer a chance to the candidates to present their programmes and promises to citizens. In an interview with Dire News agency, the sociologist of the Federal University of Rio de Janeiro (Ufrj) Pedro Mara, explains the repercussions of this first debate on voting behaviour.

In Mara’s view, Bolsonaro addressed directly to his hardcore supporters, also embracing some moral issues like corruption. Mara believs that the current President used this topic also to provoke Lula, who was arrested for corruption, even if the convictions were annulled. Mara argues: “He talks as if corruption was the country’s main theme, he talks as if he hadn’t revealed that more than half of his assets were bought with cash, such as mansions, houses and paintings”.

BOLSONARO IS THE PRESIDENT WITH THE WORST RATINGS EVER

President Bolsonaro is trying to improve the popularity of his government, which is at the lowest approval ratings since the worst phase of the pandemic. “I do believe that the President has gained a very negative opinion among voters. Perhaps, Bolsonaro is the president with the worst ratings in almost all the electoral indicators. I think the multilayered crisis will affect voting behaviour. In Brazil you can see lines of hungry people on the streets asking for food, prices soaring, wages that have dropped and then
the tragic impact of the pandemic, not only for the high number of victims but also on the negative effects on the education system and in socio-economic conditions in certain areas of the countries. People have a conscience and it will play a role in voting choices“. 

A survey of Datafolha released on August 18th commissioned by the tv channel Globo and the newspaper Folha de São Paulo shows that currently president Bolsonaro has 30% approval and 43% disapproval. Another 26% of voters think that the current government is “regular”. For the survey conducted between August 16th and 18th, 5,744 people were interviewed in 281 municipalities, with a margin of error of around 2%.

THE SECURITY ISSUE

But security is another crucial part of the electoral campaign, which unofficially began at the end of 2021. The authorities are concerned about the escalation of violence observed among the most radical and polarized sectors of the Brazilian far-right. Recently, in the city of Foz do Iguaçu, in the state of Parana, there was “an episode of extreme violence marked with political connotations”. Mara refers to “the murder of a member of the Workers’ Party (Partido dos Trabalhadores, Pt) by a Bolsonaro supporter. He commited a barbaric, inhumane and shocking crime. I think this scenario will get worse now. Radicalism, politics and weapons are a dangerous mix”.

Sociólogo Mara avalia que “as pessoas vão votar com peso da crise na consciência”

Por João Marcelo

SÃO PAULO (Brazil) – As eleições no Brasil se aproximam e em menos de um mês se inicia o pleito que vai escolher o novo presidente do país, além de governadores, senadores e deputados federais e estaduais. Na semana passada aconteceu na TV Bandeirantes o primeiro debate com os presidenciáveis com maior intenção de voto de acordo com as últimas pesquisas. Estiveram presentes o atual presidente, Jair Messias Bolsonaro, Luiz Inácio Lula da Silva, que é ex-presidente e lidera as pesquisas de intenção de voto, Ciro Gomes, Felipe D’Ávila, Simone Tebet e Soraya Thronicke. O debate na TV aberta é um dos mais importantes termômetros e balizadores das eleições. É um momento que os candidatos têm para expor suas ideias, suas propostas e promessas. Em entrevista à Agência Dire, Pedro Mara, doutor em sociologia pela UFRJ (Universidade Federal do Rio de Janeiro), avaliou a repercussão desse primeiro debate e como pode transcorrer esse último mês da corrida eleitoral.

Na visão de Mara, Jair Messias Bolsonaro falou diretamente para o seu núcleo duro de apoiadores, inclusive ratificando algumas posições do ponto de vista moral, como a corrupção, tema que ele usou no debate para provocar o ex-presidente Lula, que foi preso acusado de tal crime, mesmo após a anulação dos julgamentos. “Como se a corrupção fosse o grande tema do país, como se Bolsonaro não tivesse revelado que mais da metade de seu patrimônio foi comprado com dinheiro vivo, como mansões, casas e pinturas”, argumenta Mara. O presidente Bolsonaro busca melhorar a avaliação de seu governo diante dos baixos índices de aprovação após o pior momento da pandemia. “Eu acho que tem consolidado uma popularidade muito negativa. Talvez o Bolsonaro seja o presidente com os piores índices de avaliação em quase todos os elementos e indicadores. Acho que as pessoas vão votar com peso da crise na consciência. Filas de famintos nas ruas, preços nas alturas, salário que diminuiu e o resultado trágico da pandemia, não somente na quantidade de mortos mas na tragédia que foi para a educação e para diversas áreas no país, isso pode pesar muito na decisão do eleitor”, analisa o sociólogo.

Em pesquisa realizada pelo Datafolha divulgada no dia 18 de agosto, encomendada pela Globo e pelo jornal “Folha de S.Paulo”, aponta que o atual presidente, Jair Bolsonaro (PL), tem 30% de aprovação e 43% de reprovação. Outros 26% consideram o governo do atual mandatário regular. A pesquisa ouviu 5.744 pessoas, entre 16 e 18 de agosto, em 281 municípios e tem margem de erro de 2 pontos percentuais para mais ou para menos. Um outro ponto que preocupa as autoridades de segurança na campanha eleitoral,
que extra-oficialmente se iniciou no final de 2021, é a escalada de violência dos setores mais radicais e polarizados que fazem parte da extrema-direita brasileira. Recentemente o Brasil viveu um episódio de extrema violência com conotação política, na cidade de Foz do Iguaçu, no estado do Paraná.

“O assassinato em Foz do Iguaçu de um petista por um apoiador do Bolsonaro, num crime bárbaro, desumano, chocante. Eu acho que esse cenário tende a piorar agora. Isso é um processo perigoso, quando se mistura radicalidade, política e armas”, avaliou Mara.

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