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Al Sana l’aperitivo è servito ed è rigorosamente ‘bio’

Da giovedì in Fiera a Bologna va in scena la 34esima edizione del Salone internazionale del biologico, un'occasione per fare il punto sul settore (che cresce, nonostante l'inflazione scoraggi i consumi) e dare uno sguardo alle nuove tendenze

Pubblicato:06-09-2022 15:51
Ultimo aggiornamento:06-09-2022 15:51

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BOLOGNA- Anche l’aperitivo diventa ‘bio’ al Sana, il salone internazionale del biologico che torna a Bologna da dopodomani a domenica, primo appuntamento alla ripresa della stagione espositiva della Fiera. Negli stand di piazza della Costituzione 700 espositori (ancora un 30% in meno rispetto al periodo pre-Covid), 150 buyers specializzati da tutto il mondo, per fare il punto su un settore che cresce nonostante l’inflazione e la crisi dei consumi.

GLI STATI GENERALI DEL BIOLOGICO

Le prospettive del mercato e le ricadute della legge approvata quest’anno dal Parlamento italiano per regolamentare il settore saranno al centro di ‘Rivoluzione bio’, gli Stati generali del biologico, in programma l’8 settembre con la presentazione dell’Osservatorio Sana, il report periodico su consumi interni ed export del biologico italiano. L’edizione 34 del Sana, inoltre, vedrà la partecipazione delle cinque regioni leader nella produzione: Sicilia, Calabria, Puglia, Emilia-Romagna e Marche, un quintetto che vale la metà della superficie bio italiana.

700 ESPOSITORI IN SEI PADIGLIONI E TRE MACROAREE

Gli espositori si distribuiranno in sei padiglioni con tre macro-aree di riferimento Food, Care&Beauty, Green Lifestyle. Confermata e rinnovata, la Via delle Erbe, organizzata assieme a Tecniche Nuove, che si focalizzerà sulle erbe ‘blu, le piante che aiutano l’umore. Il focus dell’edizione 2022 si concentrerà su due momenti chiave della giornata, la colazione e l’aperitivo, a cui sono dedicate due aree specifiche del salone con un calendario di laboratori, show cooking e approfondimenti. Uno sguardo all’innovazione sostenibile lo porterà Sanatech, il salone professionale dedicato alla produzione agroalimentare, zootecnica e del benessere, che si occuperà, tra le altre cose, di packaging sostenibile.


CALZOLARI: QUI SOLUZIONI CONTRO IL CLIMATE CHANGE

“Su questi temi si gioca il futuro del nostro pianeta. La siccità che ha afflitto il Paese, a cominciare dalla pianura padana, è uno dei drammatici effetti del cambiamento climatico e ci ricorda il dovere, come produttori e consumatori, di procedere verso gli impegni della transizione sostenibile. Sana rappresenta un’occasione preziosa per confrontarsi“, spiega il presidente della Fiera di Bologna, Gianpiero Calzolari.
“Questa è l’edizione in cui possiamo celebrare l’approvazione della legge sul biologico e Sana sarà un’occasione di confronto anche su Pac e sul Pnrr che danno risorse rilevanti per il settore. E’ importante far crescere produzione e consumi. I segnali arrivati nelle ultime settimane destano delle preoccupazioni, perché non tutte le Regioni fanno come l’Emilia-Romagna, stanziando il budget per il biologico previsto dagli accordi con il governo. La crisi deve farci accelerare sulla transizione ecologica, soprattutto su cibo ed energia”, scandisce la Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, che organizza Sana assieme alla Fiera, AssoBio e Cosmetica Italia con il supporto dell’Ice e il patrocinio, tra gli altri, del Comune di Bologna.

LA NUOVA AGRICOLTURA SI STUDIA A BOLOGNA

“Il rapporto di Sana con la città è importante, ma va rilanciato. Bologna è all’interno di un sistema agroalimentare tra i più importanti d’Europa e può essere traino per un nuovo tipo di agricoltura e di agroalimentare. Il Comune fornisce ogni giorno oltre 20.000 pasti nelle mense scolastiche, è un servizio importante che mette a disposizione biologico e prodotti di qualità. L’obiettivo è formare cittadini sensibili che facciano da traino a un nuovo modello di sviluppo agricolo”, conclude l’assessore comunale all’Agricoltura, Daniele Ara

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