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Potenza e violenza dell’acqua: gli scatti di Borella in una mostra diffusa a Bologna

Il fotoreporter ha fotografato la natura in differenti zone del mondo: le immagini saranno visibili in tre differenti location di San Lazzaro

Pubblicato:06-09-2021 13:42
Ultimo aggiornamento:06-09-2021 13:42
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Foto credit @ Federico Borella
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Di Pietro Tabarroni

BOLOGNA – La natura, espressa nell’elemento principe dell’acqua, in tutta la sua violenza e potenza: si potrebbe delineare così, a grandi linee, il principio cardine attorno al quale ruotano le tre ‘storie’ che verranno raccontate dal fotoreporter Federico Borella durante ‘Diffusa: fotografia e territorio’, in scena dal 10 al 12 settembre in tre differenti location di San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna. Tre giorni di fotografia e arte all’aperto, incentrati appunto sul tema dell’acqua “a cui mi sono dedicato negli ultimi anni”, racconta alla ‘Dire’ Borella, che ha collaborato, fra le altre testate, con National Geographic, Time Magazine e Newsweek.

“San Lazzaro si presta bene. La sindaca Isabella Conti mi aveva contattato per creare qualcosa che potesse magari durare nel tempo- continua- e avevamo concepito la mostra in modo da far incontrare l’arte alle persone fuori dai luoghi tradizionali, all’aperto”. E con il Covid “il germe iniziale della mia idea si è moltiplicato, anche per necessità”. Saranno quindi il Podere San Giuliano (il 10 settembre), la Fattoria Belvedere (l’11) e l’azienda agricola Bonazza (il 12) le ‘sale outdoor’ che ospiteranno i suoi scatti. L’inaugurazione al San Giuliano è a partire dalle 19.30, con la raccolta intitolata ‘Of water and people’, con cui Borella sonda i confini di un disastro ecologico “ancora poco noto”, racconta. “Nel Golfo del Messico, di anno in anno, si acuisce un fenomeno di prolificazione delle alghe marine, dovuto alle tonnellate di fertilizzanti riversate nel fiume Mississipi ogni anno. Ciò porta, ogni anno, alla creazione delle cosiddette Zone morte, aree in cui la sovrabbondanza di alghe elimina l’ossigeno, causando la morte di qualsiasi essere vivente”. Un fenomeno che si traduce, oltre che in un enorme danno ambientale “in una tragedia per l’economia locale, basata su pesca e turismo”. E la sera, pic-nic (25 euro con due menu tra cui scegliere) e cortometraggi del Cinetruck di El Garaje Produzioni.


Dal podere San Giuliano e dalle acque fertilizzate del Golfo del Messico, si passa poi alla mostra alla Fattoria Belvedere, ‘Women of the sea’ (la mostra apre alle 18.30, preceduta da un workshop alle 16.30). Protagoniste sono “alcune donne settantenni giapponesi, pescatrici subacquee di un villaggio di cui sono stato ospite per alcuni giorni. Un tempo, queste pescatrici che oggi sono le ultime a praticare questa attività, pescavano soprattutto perle, mentre ora si dedicano a ciò che si può cucinare e rivendere nei mercati locali”. Anche per questa serata, ci sarà la possibilità di mangiare e bere, acquistando un menu aperi-cena dell’Agriturismo.

Infine, il 12 all’azienda Bonazza, “presenterò i miei scatti dedicati al fenomeno dell’overfishing degli squali, intitolata ‘Shark overfishing’, appunto”, dalle 18.30. Una serie di fotografie provenienti da “Indonesia e Singapore, i principali soggetti attivi in una pesca che, ogni anno, fa registrare 100 milioni di squali uccisi”. Ai visitatori della mostra è riservato uno sconto sull’acquisto dell’olio biologico dell’azienda e per la serata in programma c’è un concerto jazz con ospite Jimmy Villotti.

Le tre mostre saranno aperte e visitabili fino al 26 settembre, periodo durante il quale le tre aziende riserveranno ai visitatori ulteriori sconti speciali sui proprio prodotti. “L’arte diventa cultura, bellezza e nuovo linguaggio. Attraverso gli scatti di Federico Borella è possibile cogliere meraviglie, poesia e pericoli della Natura“, scrivono la sindaca Isabella Conti e Yuri Guidi, assessore alla Cultura di San Lazzaro, nella presentazione degli appuntamenti. “Abbiamo deciso di puntare su luoghi non convenzionali“, così da far travolgere il pubblico dalla “potenza evocativa delle immagini”.

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