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Guinea, l’attivista: “Dopo il golpe a Conakry c’è anche chi festeggia”

Il blogger Thierno Diallo spiega che il colpo di Stato che ieri ha destituito il presidente Alpha Condé "sembra essere stato accolto piuttosto bene"

Pubblicato:06-09-2021 10:03
Ultimo aggiornamento:06-09-2021 16:00

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ROMA – “Il nuovo colpo di Stato sembra essere stato accolto piuttosto bene, anche se in tanti restano cauti perché non sanno che cosa i militari vogliano realmente”. Thierno Diallo, blogger e attivista impegnato per la democrazia e le pari opportunità, risponde alle domande dell’agenzia Dire da Conakry, la capitale della Guinea, dopo il golpe di ieri che ha destituito il presidente Alpha Condé.


Nella giornata di domenica, ufficiali di un’unità speciale dell’esercito hanno annunciato l’arresto di Condé, al potere dal 2010 e rieletto lo scorso anno nonostante manifestazioni di protesta, scontri di piazza e denunce di incostituzionalità, in particolare per il mancato rispetto del limite di due mandati alla guida dello Stato.


I militari hanno costituito una giunta, denominata Comité National de Rassemblement et du Développement (Cnrd) e guidata dal colonnello Mamady Doumbouya, sostenendo di aver voluto rovesciare il “regime” di Condé e compiere “una prima azione per permettere di creare le condizioni di uno Stato di diritto“.



Secondo Diallo, “i ministri uscenti sono convocati per oggi alle 11 a un incontro con la giunta al Palais du peuple insieme con tutti i presidenti delle istituzioni che sono state sciolte”. Tra le misure adottate figura la sostituzione dei governatori provinciali con comandanti dell’esercito delle stesse regioni. Al posto dei prefetti previsto invece l’insediamento di ufficiali di reparto. “È stato inoltre imposto un coprifuoco – riferisce Diallo – dalle otto della sera alle sei della mattina”.


Il golpe di Conakry, condotto a Kaloum, la penisola di Conakry dove si concentrano ministeri e sedi istituzionali, è stato condannato a livello internazionale. L’Unione Aficana, con il presidente della Commissione Moussa Faki Mahamat e il capo di Stato congolese Felix Tshisekedi, ha convocato il suo Consiglio pace e sicurezza e chiesto la liberazione immediata di Condé. Ieri sera a Conakry, però, a seguito dell’annuncio dei militari, ci sono stati anche caroselli di auto e festeggiamenti in strada.

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