
PALERMO – Un ordigno rudimentale, fatto brillare dagli artificieri della polizia, e una lettera di minacce al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sono stati scoperti lungo la ferrovia Catania-Militello. A indagare sull’episodio è la questura di Catania. Al Governatore siciliano è arrivata la solidarietà dei gruppi parlamentari.
LA GIUNTA: “INQUIETANTE, CLIMA DI ODIO ALIMENTATO STRUMENTALMENTE”
“Il ritrovamento di una bomba e di una lettera di minacce rivolte al presidente Musumeci è inquietante. Saranno gli inquirenti a chiarire i contorni di questa vicenda ma una cosa è certa: il clima di odio e violenza, non solo verbale, che viene sempre più spesso alimentato strumentalmente, è pericoloso e ormai dilagante“. Lo si legge in una nota a firma della Giunta regionale siciliana. “Non nascondiamo la nostra preoccupazione, anche perché si tratta della ennesima intimidazione che riguarda il presidente – si legge ancora -. A lui, con affetto, la vicinanza e solidarietà della giunta di governo, sicuri che non si lascerà intimidire e andrà avanti con il coraggio e la determinazione di sempre“.
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