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I giovani avieri dell’Onfa all’Airshow – VIDEO

RIVOLTO (UDINE) - All'Airshow, in corso all'Aeroporto di Rivolto, sono presenti i giovani avieri dell'ONFA (Opere Nazionale per i Figli

Pubblicato:06-09-2015 06:44
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:32

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RIVOLTO (UDINE) – All’Airshow, in corso all’Aeroporto di Rivolto, sono presenti i giovani avieri dell’ONFA (Opere Nazionale per i Figli degli Aviatori). Orfani di aviatori che, all’età di 16 anni, possono entrare in ferma breve e proseguire il loro percorso di studi grazie all’Aeronautica Militare. A spiegare questa opportunità è il Colonnello Giuseppe Lauriola, direttore dell’Istituto Umberto Maddalena, dove sono assistiti i giovani dell’ONFA. Anche lui, tiene a ricordarlo, completò la sua formazione proprio grazie all’ONFA e come lui i suoi 4 fratelli che, grazie all’Aeronautica, sono oggi due medici e due ingegneri.

“L’Istituto Umberto Maddalena è un istituto di formazione per gli orfani dell’Aeronautica Militare. I ragazzi, su richiesta delle mamme, al compimento dei sedicesimo anno d’età chiedono l’arruolamento presso l’Istituto che è a Cadimare. Le origini sono del 1930“. “I ragazzi si arruolano a 16 anni, dopo le visite mediche e continuano a frequentare le scuole che frequentavano a casa dal terzo anno superiore. Scuole statali: liceo classico, scientifico, istituti tecnici. Al termine della maturità viene data loro la possibilità di prolungare la ferma, inizialmente di 4 anni, per arrivare alla laurea breve. In genere- prosegue il colonnello- i ragazzi frequentano l’università a Pisa”.


LA PAROLA AGLI ALLIEVI – Sabrina Milella studente del liceo classico Lorenzo Costa a La Spezia: “Sono soddisfatta- dice la giovane studentessa- tenterò i concorsi presso l’Accademia prediligendo l’ambito della diplomazia in Aeronautica. Nicola Nicoletti, sin da piccolo con la passione del volo, ha appena terminato il liceo scientifico: “Adesso devo iniziare il corso di ingegneria aerospaziale. Il mio sogno? – conclude Luca – è diventare un astronauta come Luca Parmitano o Samantha Cristoforetti”-

di Silvia Mari

Giornalista

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