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Bus per la scuola in Emilia-Romagna, è rebus: “Reggiamo solo se pieni all’80%”

L'allarme dell'assessore regionale all'Istruzione: "Trovato un punto di equilibrio in tutte le province tranne Modena, ma mezzi devono viaggiare all'80% della capienza"

Pubblicato:06-08-2020 13:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:44
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BOLOGNA – Scatta l’allarme sul trasporto scolastico in vista della riapertura delle scuole a settembre. “Abbiamo trovato un punto di equilibrio in tutte le province, solo in quella di Modena si sta ancora lavorando per trovare soluzioni”, ha detto oggi in commissione l’assessore regionale all’Istruzione Paola Salomoni, che si dice però preoccupata “perché tutto regge solo se i mezzi possono viaggiare con l’80% della capienza dei passeggeri“.

Proprio sul caso di Modena attacca la Lega: “Mi risulta che manchino 120 autobus e un centinaio di autisti per garantire le corse necessarie secondo le regole del post Covid”, afferma il consigliere del Carroccio Simone Pelloni. E Valentina Stragliati, altra leghista: “Ci sono ancora troppe incertezze e troppi problemi, soprattutto sul tema mense e trasporto: occorre noleggiare mezzi aggiuntivi per potenziare le flotte di veicoli già esistenti senza però che questi nuovi costi ricadano sulle famiglie e sugli enti locali”.

Nella sua relazione Salomoni ha parlato del budget extra di 60 milioni di euro ricevuto dall’Ufficio scolastico regionale per affrontare la riapertura. “Insieme al direttore Versari si sta guardando a come impiegarli al meglio”, spiega Salomoni per la quale però “le Regioni avrebbero voluto criteri di riparto diversi”.


TEST SIEROLOGICI A TUTTO IL PERSONALE SCUOLE PUBBLICHE E PARITARIE

Altro tema delicato quello dei test sierologici: verranno fatti a tutto il personale, non solo a quello statale, pure a quello delle scuole paritarie, e i test saranno gratuiti e a carico dello Stato. Il Pd, con Manuela Rontini e Katia Tarasconi ha sollevato il tema della refezione scolastica: “E’ un settore molto colpito, a cui dobbiamo dare risposte- spiega Rontini- a livello nazionale non ce ne sono ancora e in ballo c’è un tema anche di forza lavoro”.

In commissione in Regione sono arrivate anche le linee guida nazionali per i servizi educativi zero-tre. La vicepresidente Elly Schlein e i tecnici dell’assessorato spiegano che saranno previsti “un registro delle presenze sia per bambini che per gli adulti, il massimo utilizzo di tutti gli spazi evitando un uso promiscuo degli ambienti, accurati interventi di sanificazione”.

Ma la presidente della commissione, la dem Francesca Marchetti, incalza l’assessore: “Vi sono due questioni che vorrei approfondire: la prima, se ci sono delle criticità ancora da risolvere, l’altra riguarda i test sierologici: esiste una roadmap?”. Per quanto riguarda i test sierologici, risposto Schlein, “è già partita comunicazione per andare a raccogliere gli elenchi di tutto il personale: si tratta di 4.970 educatori e 1.920 unità di personale ausiliario”. Ma la Lega non è ottimista: “Siamo in netto ritardo con la riapertura delle scuole- fa sapere ancora Pelloni- non credo che per allora tutto il personale sarà stato sottoposto ai controlli sanitari”.

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