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De Magistris: “Paese scivola nel baratro, costruiamo l’alternativa fuori dal parlamento”

"Dalla fase della resistenza bisogna passare al contrattacco perché vediamo politiche pericolose"

Pubblicato:06-08-2019 14:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:36

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NAPOLI – “L’Italia non è solo la svolta autoritaria di questo governo. L’alternativa dobbiamo trovarla fuori dal parlamento dove ora non ci sono forze politiche in grado di suscitare una fascinazione politica”. Ne è convinto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, convinto che l’Italia stia “scivolando nel baratro. Bisogna costruire l’alternativa e assicuro che ci lavorerò perché – sostiene l’ex Pm – l’obiettivo è importante, interessante, affascinante e ne avverto tutta la responsabilità da sindaco e da cittadino di questo Paese”.

Il sindaco di Napoli, parlando a margine di una conferenza stampa in Comune, chiede di “innalzare il livello di vigilanza democratica, di mobilitazione politica e costruzione dal basso” dell’alternativa alla maggioranza giallo-verde perché “l’Italia ha bisogno di coesione – avverte il primo cittadino -, di mettere insieme esperienze diverse come quella dei sindaci di Napoli e Milano (Giuseppe Sala, ndr), due città diverse e due sindaci diversi ma che dialogano. Dalla fase della resistenza bisogna passare al contrattacco perché vediamo politiche pericolose, securitarie e del manganello che dividono il Paese”.

Nel ragionamento dell’ex Pm, però, non c’è spazio per forze politiche come il Partito democratico. “Salvini crea mura, filo spinato, divisioni, rancore, violenza, odio, razzismo, giustifica l’incapacità di costruire un Paese migliore dando la colpa a poveri, emarginati, centri sociali e sindaci ribelli. Ma la medicina a Salvini non può essere l’autore di chi ha creato il Salvinismo: il Pd ha portato a questo”.


Infine, de Magistris invita il Movimento 5 Stelle a “staccare la spinta perché – ragiona – prima si mette questo contratto nel recipiente della raccolta differenziata politica e prima il Paese potrà costruire un’alternativa. Altrimenti, da un giorno all’altro ci troveremo nel baratro oscurantista”.

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