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Tav, l’appello di Calenda alle opposizioni: “Lasciate soli M5S e Lega, non salvate il governo”

"Tutte le opposizioni devono fare in modo che i due buffoni di Luigi Di Maio e Matteo Salvini se la vedano fra loro"

Pubblicato:06-08-2019 12:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:36

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ROMA -“Domani il Governo potrebbe cadere se passa la mozione M5S contro la Tav. Tutte le opposizioni devono fare in modo che i due buffoni di Luigi Di Maio e Matteo Salvini se la vedano fra loro. Basta, il Paese ha bisogno di essere liberato. Fateli cadere”. E’ l’appello rivolto da Carlo Calenda alle opposizioni in vista del voto di domani al Senato sulla Tav.

“Se invece le opposizioni decideranno di fare altro, di presentare mozioni e fare iniziative stravaganti, allora avremo salvato questo governo”, aggiunge.

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TAV. DELLA VEDOVA (+EUROPA): SU MOZIONE PER NO SI LASCINO SOLI LEGA E M5S

“La Tav si farà comunque, qualunque sia l’esito del voto del Senato sulla mozione tartufesca del M5S, che non impegna il Governo, ma il Parlamento, e non modifica il quadro degli accordi internazionali ratificati dall’Italia per la realizzazione dell’opera. Il passaggio parlamentare voluto dai grillini è un puro regolamento di conti interno all’esecutivo, quindi le opposizioni vere non devono partecipare al voto sul testo proposto dal M5s e non offrire sponde a una componente della maggioranza contro l’altra”. Lo afferma il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.

“Che senso ha togliere le castagne dal fuoco al Governo Salvini, che mina lo stato di diritto, ci porta in recessione, vuole scassare i conti e guida il fronte anti Europa? Che senso ha, con i voti delle opposizioni, regalare una ennesima vittoria parlamentare a Salvini contro Di Maio? Si lascino Lega e M5S soli in aula, a recitare la pantomima che cela un patto di potere, di cui gli altri- conclude Della Vedova- sarebbero solo complici comparse”.

TAV. D’ATTORRE: CAPOGRUPPO RENZIANO CONTRARIO A USCIRE AULA? TUTTO TORNA

“Se domani l’opposizione non partecipasse al voto sulla Tav, costringerebbe il M5s a mettere in minoranza la Lega. Così però violerebbe le due regole fondamentali che si è data in questa legislatura: 1. Vietato fare politica; 2. Ammessi solo gli autogol che ricompattano la maggioranza”. Così, via Twitter, Alfredo D’Attorre della Direzione nazionale di Articolo Uno.

“Leggo poi che il capogruppo renziano del Pd- scrive ancora su Twitter D’Attorre- fiero sostenitore della mozione di sfiducia contro Matteo Salvini (perfetta per ricompattare la maggioranza), è fermamente contrario a uscire dall’Aula e a costringere il M5s a mettere in minoranza la Lega nella sceneggiata Tav. Tutto torna”.

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