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ROMA – Ha sconvolto gli Stati Uniti e ora diventa una serie tv. Dal 10 luglio su StarzPlay, ‘The GIRL From Plainville’ (ri)porta sotto i riflettori uno dei casi di cronaca più eclatanti dell’era digitale: nel 2015 Michelle Carter è stata accusata di omicidio colposo per aver istigato al suicidio il fidanzato Conrad Roy III attraverso oltre mille messaggi di testo.
I due si sono conosciuti in una gita in Florida. Non sono bastati 60 chilometri di distanza tra le loro case a separarli. Hanno vissuto una relazione virtuale, scandita giornalmente da chiamate ed sms, fino al giorno della morte del ragazzo, che si è suicidato inalando monossido di carbonio. Il true crime – creato dagli showrunner Liz Hannah (‘The Dropout’) e Patrick Macmanus (‘Dr. Death’) – parte dal caso giudiziario per affrontare una riflessione complessa sulla salute mentale, social media, responsabilità, consapevolezza e mondo dei giovani tra crescita e disagi.
“Io sono preoccupato per i miei coetanei e per tutti i giovani. Quello che mi sento di dire a tutti i ragazzi e le ragazze è ‘apritevi l’un l’altro, con i vostri genitori e con tutte le persone che amate”, ha detto Colton Ryan durante l’intervista all’agenzia Dire. “Non so se i social o chi li usa possano cambiare, quello che so è che abbiamo la possibilità di farlo. C’è necessità – ha concluso – di fare una pausa dai social e poi ricominciare a stare su questi spazi online con più consapevolezza”.
Inoltre, questa storia pone l’accento sui confini confusi tra realtà e fantasia. Come si vede in un episodio, Michelle (interpretata da Elle Fanning) ha immaginato la relazione con Conrad (interpretato da Colton Ryan) come quella tra Rachel e Finn, due personaggi dell’amata serie ‘Glee’ di Ryan Murphy. L’epilogo è stata la morte di Finn, nella realtà e poi nella finzione. Stessa sorte per Conrad, ma con modalità diverse.
‘The GIRL From Plainville’ va oltre la copertura mediatica del caso, oltre il processo e le etichette di ‘vittima’ e di ‘carnefice’, provando a restituire al pubblico un ritratto umano di due ragazzi alle prese con la salute mentale. Completano il cast Chloë Sevigny e Cara Buono nei panni delle madri di Roy e Carter, Kai Lennox, Norbert Leo Butz, Kelly AuCoin e Aya Cash.
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