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Milano, l’attesa della vita in pandemia in un’installazione

Studenti Iulm inaugurano 'Time without end' del duo d'arte Masbedo

Pubblicato:06-07-2021 10:43
Ultimo aggiornamento:06-07-2021 10:44

Time without end Iulm
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MILANO – Una pensilina, simile a quelle che segnalano le fermate dei tram, posta in una via pedonale da cui non transitano mezzi pubblici, illuminata da monitor verticali dove scorreranno non pubblicità ma scene di registi illustri, da Michelangelo Antonioni a Akira Kurosawa, che comporranno un caleidoscopio di immagini incorporate in dispositivi come gli smartphone con cui si inganna il tempo ma si finisce anche per perdersi. Il tutto per esprimere uno stato di attesa che richiama le tante attese sperimentate durante la pandemia. Si può descrivere così ‘Time without end’ (tempo senza fine), l’installazione del duo artistico Masbedo che sarà inaugurata mercoledì 7 luglio alle 12.30 in via Carlo Bo 7 di fronte allo Iulm.

L’opera d’arte, inoltre, continuerà a vivere nei mesi a venire: gli artisti Masbedo, infatti, modificheranno da remoto il contenuto trasmesso dal monitor. Il progetto espositivo è stato curato dagli studenti del secondo anno del corso di laurea magistrale in ‘Arte, Valorizzazione e Mercato’ della facoltà di ‘Arti e Turismo’ dell’università milanese. “L’iniziativa è dedicata a esplorare gli orizzonti della video-performance e dell’arte pubblica e si inscrive nella tradizione espositiva dell’ateneo che mira a ridurre la distanza tra sistema universitario e mondo professionale” commentano dall’ateneo.

“Per il terzo anno consecutivo– spiegano ancora dallo Iulm- la comunità ha scelto una parola intorno alla quale ruotano le attività universitarie. Si tratta della parola dell’anno, la ‘Word of the Year’ che, su proposta del rettore Gianni Canova, è diventata parte della storia e delle tradizioni dell’ateneo. Dopo ‘Denaro’ e ‘Confine’, la parola dell’anno 2021 è ‘Attesa’. Una parola che interpreta il periodo appena trascorso che ha fatto in modo che tutti, tramite la sua complessità, scoprissero non solo il senso di frustrazione ma anche l’energia nascosta nella sospensione, nel vuoto e nella speranza per il futuro. Proprio a questa condizione che ha costretto le persone a vivere nel tempo lento e dilatato dei confinamenti e della nuova quotidianità si ispira l’opera di Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni”.


I Masbedo sono un duo artistico italiano nato nel 1999 dal sodalizio tra Nicolò Massazza (Milano, 1973) e Iacopo Bedogni (Sarzana, 1970). Nella loro ricerca, i due artisti coniugano il linguaggio del video con le arti visive, le pratiche performative, la coreografia, la letteratura e la musica entro un personale vocabolario artistico, producendo opere intime insieme a lavori d’indagine antropologica, politica e sociale. Negli ultimi cinque anni, in particolare, il loro approccio umanistico nei confronti della tecnologia li ha condotti a sviluppare un dialogo stringente con il mondo del cinema. Hanno esposto nelle maggiori istituzioni culturali italiane e internazionali. Hanno preso parte alla Biennale di Venezia nel 2009, ad Art Basel nel 2011 e a Manifesta 12 nel 2018. Le loro opere fanno parte di diverse collezioni pubbliche e private tra le quali: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Torino; MACRO, Roma; DA2 Domus Artium 2002, Salamanca; Centro Atlantico de Arte Moderno CAAM, Las Palmas; CAIRN Centre d’art, Digne-les-Bains; Tel Aviv Museum of Art.

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