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Toti lancia le primarie ‘aperte’ per Forza Italia e attacca la classe dirigente: “Non ha capito il Paese”

Tifo da stadio, centinaia di cartoncini #iostocontoti e qualche bandiera di Forza Italia per la convention al Brancaccio di Roma

Pubblicato:06-07-2019 16:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:29

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ROMA  – “Fatti errori, la nostra classe dirigente ha fatto finta di niente”. Tifo da stadio, centinaia di cartoncini #iostocontoti e qualche bandiera di Forza Italia. In un teatro Brancaccio di Roma gremito, via alla convention ‘#cambiamoinsieme, organizzata dal governatore della Liguria e coordinatore di Forza Italia, Giovanni Toti. L’iniziativa, criticata dall’ala azzurra capitanata da Mara Carfagna, vede la partecipazione di alcuni esponenti del partito fondato da Silvio Berlusconi, tra cui: Paolo Romani, Laura Ravetto, Francesco Giro, Mario Abbruzzese e Adriano Palozzi, oltre a Vittorio Sgarbi.

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Sul palco invece, dopo un breve video introduttivo, si alterneranno gli interventi di 4 amministratrici locali, di Enzo Risso (Swg), prima della chiusura del padrone di casa, a cui è stata riservata un’accoglienza trionfale dai presenti: “La politica è passione, non permetteremo a nessuno di uccidere questa passione”, ha detto Toti salendo sul palco. “In questi anni c’è- stato un declino del nostro mondo senza nessuno che vi ponesse rimedio. Non abbiamo saputo cogliere i cambiamenti nel Paese. Altri lo hanno fatto- ha aggiunto noi abbiamo commesso degli errori. Gran parte della nostra classe dirigente o non se ne era accorta o ha fatto finta di niente”.


In 10 anni siamo passati dal 40% al 6%, e qualcuno continua a dire che non stiamo andando così male. Insieme a Fdi arriviamo al 12%, un quarto rispetto ai leghisti. Di questo passo andiamo verso lo 0 assoluto e non possiamo andare avanti cosi”, riflette Giovanni Toti durante la sua convention al Brancaccio di Roma.

“Il Pd- ha aggiunto- ha fatto da poco le primarie ed è l’unica cosa che invidio a quel partito perché, non me ne vogliano, non credo abbiamo fatto il bene degli italiani negli ultimi anni. Non hanno aiutato né il bullismo di Renzi né lo snobismo con l’Iphone 10 del pariolino Calenda”. E ancora: “Nessuno dica che sono contro Berlusconi. Ha fatto la storia della seconda Repubblica. Quello che chiedo a tutti, Berlusconi compreso, è di permettere di costruire la terza Repubblica“.

“Parte della nostra classe dirigente di Forza Italia ha passato il tempo ad ammonire a non venire, questa effervescenza fa paura, il virus delle primarie è contagioso. Ma la prossima volta verranno in tanti che stavolta non hanno trovato il coraggio- ha detto ancora Toti -. Noi le primarie di centrodestra le faremo con chi vorrà farle e io parteciperò. Se il partito deciderà di non farle, è probabile che non sentirete più parlare di Forza Italia. Mi auguro che voglia farle per tornare a crescere”.

“Vorrei fosse chiaro che non sto parlando di primarie di Forza Italia ma di primarie aperte a tutti. La classe dirigente del partito deve abituarsi all’idea di convivere in un luogo più largo con più persone. Non possiamo più fare la parte della formica con la Lega che è un elefante”, ha proseguito Toti.

“Oggi c’erano persone che hanno la tessera del partito, che lo avevano abbandonato, che erano nel Pdl e che non l’hanno mai avuta. Possiamo mettere insieme tutte queste persone per costruire un grande movimento che parta dal basso, per ripercorrere altri 25 anni gloriosi come abbiamo fatto in passato. Io credo di sì. E mi auguro che lo abbiano capito sia dentro che fuori dal mio partito”, ha concluso Toti.

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