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Volontari ‘Let’s do it’ a caccia di plastica su spiaggia Miseno

Domani appuntamento a Miseno per la "Plastic Free week"

Pubblicato:06-07-2018 15:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:21

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NAPOLI – “Vir ‘o mare quant’è bello“. Prende spunto da Torna a Surriento, la canzone napoletana di Ernesto De Curtis del lontano 1902, il titolo dell’iniziativa che Greenpeace ha in programma domani, sabato 7 luglio a Miseno, per la “Plastic Free week“, evento che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più gravi emergenze ambientali dei nostri tempi: l’inquinamento de plastica.

Sulla spiaggia del napoletano e sui suoi fondali opereranno oltre ai volontari di Greenpeace, ‘Culturavventura‘, la Lega Navale di Bacoli e i volontari di “Let’s do it Italy“.

Un’iniziativa di Greenpeace a Roma

“Far passare il messaggio che è necessario ridurre l’uso delle plastiche, degli imballaggi, e più in generale di tutti quegli oggetti di uso comune, come le bottigliette di plastiche, perché altamente inquinanti. È questo – spiega alla Dire Vincenzo Capasso coordinatore di Let’s do it Italy – il vero senso dell’iniziativa”.


Anche “il neo ministro Sergio Costa – sottolinea il coordinatore – ha da poco lanciato una vera e propria guerra per la riduzione delle plastiche negli edifici pubblici. Una delle modalità di combattere il loro uso smodato è proprio quello di far diventare l’utilizzo delle plastiche illegale. Illegale l’utilizzo delle bottigline, illegale l’utilizzo dei piatti e bicchieri monouso, favorendo piatti compostabili o di materiali che si possono usare molte più volte. A Miseno con Greenpeace e le altre associazioni faremo una vera e propria incursione su una spiaggetta, dove arriveremo in barca e in canoa, per ripulirla dai rifiuti e soprattutto ripuliremo le acque dalle plastiche”.

Come dimostrano dati recenti diffusi da Greenpeace, nel nostro Paese il tasso di riciclo degli imballaggi è cresciuto negli ultimi anni dal 38 per cento del 2014 al 43 per cento del 2017. Ciò tuttavia non ha bilanciato l’aumento del consumo di plastica monouso e le tonnellate di imballaggi non riciclati sono rimaste sostanzialmente invariate dal 2014 (1,292 milioni di tonnellate) al 2017 (1,284 milioni di tonnellate) vanificando, di fatto, gli sforzi e gli investimenti per migliorare e rendere più efficiente il sistema del riciclo. Oggi in Italia, di tutti gli imballaggi in plastica immessi al consumo, circa il 40 per cento, in termini di peso, viene effettivamente riciclato, il 40 per cento invece viene bruciato negli inceneritori e il restante 20 per cento immesso in discarica o disperso nell’ambiente. Eventi di sensibilizzazione come quello di “Vir ‘o mare quant’è bello” servono, nell’intento degli organizzatori, a far aumentare quel senso di responsabilità e di rispetto che tutti dovrebbero avere nei confronti dell’ambiente. La riconversione industriale a favore di prodotti compostabili può però non bastare da qui la necessità di un vero e proprio cambio di mentalità e culturale da parte dei cittadini consumatori. Un traguardo ambizioso, questo, ma che non spaventa le associazioni ambientaliste che, proprio nel tentativo di superarlo, si sono date appuntamento il prossimo 15 settembre per il ‘World Cleanup Day’.

“Un evento – spiega ancora Capasso – che, coinvolgendo 150 Paesi, si prefigge di raggiungere 380 milioni di persone in tutto il mondo, ovvero il 5% della popolazione mondiale. Arrivare a così tante persone significa raggiungere quella soglia affinché ci possa essere un vero e proprio cambiamento culturale. Scendere in piazza, rimboccarsi le maniche, mettersi i guanti e ripulire il nostro territorio dai rifiuti illegali, dagli sversamenti, dalla plastica nei mari, significa iniziare a innescare quel cambiamento partendo dal basso, dalle persone”.

Il World Cleanup Day ha già visto, per l’appuntamento di settembre 2018, tra gli altri, l’adesione di Legambiente, Zero Waste Italia, Amesci, Retake Italia, Fondali Campani, Radio Siani, Rete Difesa Vesuvio, Nemo Ischia e Sott’e’ncoppa. A Napoli, prosegue Capasso, “con Let’s do it e Fondali Campani puliremo, con l’ausilio di sub, una parte dei fondali del Lungomare Caracciolo, ma saremo anche a Casal Velino e nel Parco Nazione dei Cilento, dove opereremo con una sessantina di volontari provenienti dalla Germania. E ancora, saremo sul Parco del Vesuvio e poi a Roma, con la rete Retake, per operare e ripulire alcune delle Municipalità della capitale”.

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