NEWS:

Symbola, Gentiloni: “Se l’Italia cerca guai corre rischi grandissimi”

Il Governo che qualcuno vede come di "maleducati e impreparati" è "l'espressione italiana di un un'onda globale"

Pubblicato:06-07-2018 14:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:21
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

TREIA (Macerata) – “Un paese in cerca di guai è alla fine un paese più a rischio“. Così l’ex premier Paolo Gentiloni nel corso del suo intervento a Treia per la presentazione del terzo rapporto ‘Coesione è competizione. Le nuove geografie della produzione del valore in Italia’ realizzato da Ipsos per Fondazione Symbola e Unioncamere.

Gentiloni, parlando della coesione come valore per la crescita anche economica delle imprese e come elemento di competitività, ha invitato a non sottovalutare le spinte globali composte da un mix di nostalgia, paura e chiusura. “In Italia viviamo un momento in cui se hai responsabilità pubblica devi prendere a male parole qualcuno e se hai una politica mediterranea devi litigare con i colleghi della sponda nord e sponda sud- dice Gentiloni-. Questo processo ha provocato, per la prima volta da decenni, il rischio del configurarsi di una situazione in cui l’Italia smette di fare l’Italia. L’Italia è un luogo riconosciuto nel mondo per cultura, apertura, capacità di dialogo e capacità di coesione Se dovessimo venire percepiti come paese chiuso, aggressivo, in lite con propri vicini e che non tollera le differenze, l’Italia correrebbe dei grandissimi rischi“.

L’appello alla sinistra è quello di rispondere a queste spinte anche attraverso la valorizzazione delle reti territoriali. “La sinistra può fare tutto tranne che sottovalutare la realtà- dice-. Qualcuno immagina che siamo dinanzi ad un Governo mix di maleducati e impreparati ma in realtà è l’espressione italiana di un un’onda globale. Dobbiamo prenderla sul serio e porci un paio di problemi: cercare un mix nuovo tra apertura e tutela e archiviare la disintermediazione. Noi abbiamo un bisogno straordinario di reti territoriali. Abbiamo bisogno dei sindacati e delle reti di impresa. Di tutta quella straordinaria Italia che si mette in rete e che è l’ossatura di un discorso diverso da quello nazional-populista”.


L’ex presidente del Consiglio ha poi concluso sostenendo che il suo Governo sulla gestione dei flussi migratori “ha fatto un miracolo anche se la percezione di questo problema resta enorme”.

Leggi anche:

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it