I selfie con la famiglia felice, il lavoro al centro commerciale: la vita ‘normale’ del killer delle escort

Chi è Vasile Frumiuzache, il 32 enne rumeno che ha confessato due femminicidi. I dubbi degli inquirenti: le due escort sono le uniche vittime?

Pubblicato:06-06-2025 12:33
Ultimo aggiornamento:06-06-2025 13:58

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ROMA – I cappelli di Babbo Natale, i maglioncini tematici con le renne stampate: mamma, papà, due bimbi piccoli sorridono al selfie scattato con alle spalle l’immancabile albero addobbato per le feste. Una foto identica a quella di mille altre famiglie, una famiglia uguale a tante altre. O almeno così pare. È una delle decine di foto visibili sul profilo social di Vasile Frumuzache, la guardia giurata di Monsumanno Terme che ieri ha confessato di aver ucciso brutalmente due donne, due escort che frequentava su appuntamento, e di cui aveva nascosto il corpo. E ora la domanda che si fanno gli inquirenti è se non ci siano altri corpi in giro da trovare, fatti a pezzi come quello di Denisa Paun o occultati da anni, come Ana Maria Andrei, per opera di quello che quello che, dietro al suo volto pulito e al pizzetto preciso, potrebbe persino essere un assassino seriale. E gli accertamenti, in particolare sulle donne che risultano scomparse, ora si estendono dalla Toscana alla Sicilia, dove l’uomo aveva vissuto fino a pochi anni fa, prima di trasferirsi in provincia di Pistoia.

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“SEMPRE ZITTO, GUARDO SFUGGENTE, UN RAGAZZO STRANO”

Oggi il “Corriere Fiorentino” riporta le testimonianza di alcuni suoi colleghi che lo descrivono come una persona schiva. “Stava sempre zitto, aveva lo sguardo sfuggente: tutti qui pensavano che fosse un ragazzo strano, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare la sua doppia vita”, oppure “Sembrava preciso, ma nessuno ha mai capito cosa gli piacesse o meno”: sono le frasi raccolte del centro commerciale Valdinievole, dove il pluriomicida lavorava come guardia giurata.

IL PROFILO SOCIAL “DI COPPIA”

Dal social Fb emerge che il suo è un profilo di coppia, tenuto insieme alla moglie: “Vasile Luizsa Frumuzache”. Per lo più mostra foto di famiglia o di coppia appunto, e che rientrano nel quadro della più normale quotidianità: genitori e bimbi al mare, al parco o a casa, sorridenti e affettuosi gli uni con gli altri. Una vita quindi ‘normale’ quella del 32enne, di sua moglie e dei due bimbi di 4 e 5 anni.

DALLA ROMANIA A TRAPANI, POI LA TOSCANA: LE TAPPE

La loro storia è ben presto ricostruita: di origini rumene, Vasile Frumuzache si è trasferito in Italia, a Trapani, con la famiglia quando aveva 14 anni. Quando incontra Luizsa, anche lei di origine rumene, si sposano e si trasferiscono in Toscana, a Monsummano Terme. Lui per mantenere la famiglia fa diversi lavori fino a quello attuale da guardia giurata. Da quello che sta emergendo dalle indagini, il killer non frequenta altre persone oltre alla famiglia, è incensurato, non ha mai avuto bisogno di un avvocato.

DA MARITO A KILLER QUANDO LA MOGLIE SI ASSENTA DA CASA

Ma quando la moglie deve assentarsi da casa per qualche giorno, per lavoro o per andare a trovare la famiglia, il marito e papà sorridente si trasforma. Come è successo la scorsa estate quando ha ucciso la prima sex worker, Ana Maria Andrei, e poi tre settimane fa, quando ha fatto lo stesso a Denisa Maria Paun, decapitando il suo cadavere per farlo entrare in una valigia e persino portando la testa nel giardino di casa sua, dove le ha dato fuoco. Poi indossava di nuovo i panni del padre di famiglia: quella che conoscevano a scuola e in paese. Del suo caso e della sua difesa ora si occupa Digo Capano, un avvocato assegnato di ufficio.

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