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BOLOGNA – La dengue preoccupa l’Italia e non solo. Se negli ultimi giorni diversi casi in Italia si sono susseguiti diversi casi di dengue (da Modena a Venezia), quello che preoccupa maggiormente gli esperti è il fatto di essere alle porte di un’estate dove gli spostamenti di massa saranno protagonisti, in particolare per due grandi eventi sportivi imminenti: gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Francia. Sono attesi milioni di visitatori, oltre alla solita folla di turisti. Sia a Venezia che a Modena (dove i casi sono stati due in pochi giorni) intanto, sono state disposte disinfestazioni straordinarie per cercare di sventare la possibilità di nuovi casi.
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I sintomi della dengue comprendono febbre alta, mal di testa, dolori alle ossa e nausea, ma nel caso di infezione particolarmente grave e non diagnosticata si può anche morire. Il virus in questione è trasmesso dalle zanzare di specie Aedes, come la zanzara tigre. Non si ha La patologia non è trasmissibile da uomo a uomo. La principale responsabile della diffusione della dengue è la zanzara Aedes Aegypti (che in Italia non c’è), ma anche la Aedes Albopictus (cioè la comune ‘zanzara tigre’ presente in Italia) può essere un potenziale vettore della malattia. I paesi più a rischio restano quelli del Sud-est asiatico, del Pacifico occidentale, delle Americhe, dell’Africa e del Mediterraneo orientale. La maggior parte dei casi segnalati in Italia sono stati poi identificati come casi legati a viaggi nelle zone a rischio, per affrontare i quali è previsto un vaccino: i dati del 2023, infatti, hanno visto 362 casi in totale, di cui 280 legati a viaggi all’estero.
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La prima misura di prevenzione contro la dengue è contrastare la diffusione delle zanzare tigre, ragion per cui le autorità stanno intensificando le raccomandazioni per evitare i ristagni di acqua e i focolai nei giardini pubblici. Gli stessi trattamenti, però, dovrebbero essere presi dai privati nei cortili e giardini. Un altro modo per correre ai ripari è utilizzare prodotti repellenti (o indossare vestiti coprenti) per ridurre la possibilità di essere punti dalle zanzare.
La strada della campagna anti zanzare è quella che anche Parigi ha intrapreso. Infatti sono state posizionate centinaia di trappole per la nidificazione della zanzara tigre, che poi verranno analizzate ogni mese.
C’è poi la strada della prevenzione legata all’arrivo di zanzare dai paesi a rischio. Il ministero della Salute, a marzo, aveva diffuso alcune indicazioni e dato ordine alle Regioni (oltre che per il monitoraggio e la bonifica dei possibili focolai di zanzara tigre) di predisporre tutte le necessarie misure di prevenzione su aerei e navi, comprese quelle da crociera. Sono poi allo studio test specifici negli aeroporti, su base volontaria e gratuita, ai viaggiatori sintomatici in arrivo dai Paesi a rischio. Il ministero aveva inoltre esortato a sensibilizzare medici di base e pediatri, oltre al personale sanitario in generale, per permettere l’individuazione rapida dei casi.
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