La turista israeliana Gili Moses ‘discriminata’ a Napoli, spunta il precedente a Bari: è una provocatrice?

Non sarebbe la prima volta che l'israeliana Gili Moses si trova a discutere in Italia e poi denuncia di essere stata "discriminata": l'associazione Donne in nero di Bari la accusa di essere una provocatrice e di creare le occasioni ad hoc

Pubblicato:06-05-2025 13:33
Ultimo aggiornamento:06-05-2025 13:33
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gili moses israele
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NAPOLI – Il sospetto è che si tratti di una provocatrice, che ha già recitato lo stesso copione altre volte. Dopo il caso della turista israeliana Gili Moses che ha denunciato di essere stata insultata in modo discriminatorio durante una discussione con una ristoratrice di Napoli, in rete è spuntato un ‘precedente’, di un episodio analogo, avvenuto però a Bari. E a far partire il litigio sarebbe stata proprio la donna, poi pronta a passare per vittima facendosi riprendere in video dal marito con un cellulare. La denuncia arriva dall’associazione “Donne in nero Bari“. Si tratta di attiviste che ogni sabato, sul sagrato della chiesa di San Ferdinando, manifestano vestite a lutto ed in silenzio per il cessate il fuoco e la fine del conflitto tra Israele e Palestina. L’episodio che raccontano su Facebook sarebbe avvenuto sabato 26 aprile: “È passata anche da Bari e durante il nostro #donneinnerobari il 26 aprile si è fermata davanti a noi e iniziato a provocare apostrofandoci con offese e parolacce. Ci ha chiamate terroriste e amiche di Hamas”, scrivono le attiviste di “Donne in nero Bari”. Che proseguono: “Noi abbiamo mantenuto il silenzio ma non è servito a fermarla. Lo schema è lo stesso: lei provoca e il marito riprende col telefono“.

Nei giorni scorsi, la turista israeliana si è rivolta ai Carabinieri della caserma “Pastrengo” di Napoli denunciando il litigio avuto con Nives Monda, ristoratrice della ‘Taverna a Santa Chiara‘, e sostenendo di essere stata vittima di discriminazione per la sua nazionalità: ha raccontato che il litigio era scoppiato durante la cena, all’improvviso, con la ristoratrice che l’aveva apostrofata come “sionista” e che le aveva detto che non era la benvenuta a Napoli, rinfacciandole il “genocidio” palestinese. Gili Moses fa parte del direttivo di HaDemocratim, partito di sinistra, attualmente all’opposizione in Israele.

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