NEWS:

Michela Murgia: “Ho un tumore al quarto stadio, mi restano mesi di vita”. Poi la battuta su Meloni

Durante un'intervista la scrittrice ha annunciato la sua malattia ammettendo: "Spero di morire quando Giorgia Meloni non sarà più presidente del Consiglio". E la premier ha risposto

Pubblicato:06-05-2023 15:18
Ultimo aggiornamento:07-05-2023 13:15
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

di Alfonso Raimo e Sausan Khalil

ROMA – “Ho un carcinoma renale al quarto stadio”. Con queste parole Michela Murgia, ha annunciato di avere un tumore dal quale “non si torna indietro” già diffuso “nei polmoni, nelle ossa, al cervello”. Frasi che gelano il sangue, pronunciate durante un’intervista al Corriere della Sera. La scrittrice, che ha fatto sapere che le restano “mesi di vita”, ha annunciato anche il suo matrimonio: “Lo Stato alla fine vorrà un nome legale che prenda le decisioni, ma non mi sto sposando solo per consentire a una persona di decidere per me”. Murgia ha anche spiegato di poter “sopportare molto dolore, ma non di non essere presente a me stessa. Chi mi vuole bene sa cosa deve fare. Sono sempre stata vicina ai radicali, a Marco Cappato”.

Nell’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo, Michela Murgia ha parlato anche del suo nuovo libro ‘Tre ciotole’, che si apre con l’annuncio di un male incurabile: “È il racconto di quello che mi sta succedendo. Diagnosi compresa”.


MURGIA. MELONI: IO PREMIER A LUNGO, SPERO MICHELA RIESCA A VEDERE QUANDO LASCERO’

Nella lunga intervista la scrittrice non ha tralasciato anche la politica: “Spero solo di morire quando Giorgia Meloni non sarà più presidente del Consiglio. Perché il suo è un governo fascista. Quando avevo vent’anni ci chiedevamo se saremmo morti democristiani. Non importa se non avrò più molto tempo: l’importante per me ora è non morire fascista”, ha detto.

La premier ha poi replicato sui social: “Apprendo da una sua lunga intervista che la scrittrice Michela Murgia è affetta da un bruttissimo male. Non l’ho mai conosciuta e non ho mai condiviso le sue idee, ma voglio mandarle un abbraccio e dirle che tifiamo per lei. E io spero davvero che lei riesca a vedere il giorno in cui non sarò più Presidente del Consiglio, come auspica, perché io punto a rimanere a fare il mio lavoro ancora per molto tempo. Forza Michela!”

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it