NEWS:

Al Bioparco di Roma è nato un canguro di Bennett

C'è un nuovo piccolo canguro al Bioparco di Roma: ora il cucciolo, che alla nascita pesa meno di un grammo, passerà 9 mesi nel marsupio della mamma

Pubblicato:06-05-2022 17:58
Ultimo aggiornamento:06-05-2022 17:58

canguro di bennett bioparco roma
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Al Bioparco di Roma c’è una mamma in più: è nato un canguro di Bennett, fra i più piccoli rappresentanti di questo particolare gruppo di animali. Il cucciolo, di cui ancora non è possibile stabilire il sesso, in questi giorni fa spesso capolino dal marsupio della mamma. È stato accolto nel gruppo formato da quattro femmine e un maschio, che da ieri hanno una nuova dimora, caratterizzata da una folta vegetazione e provvista di arricchimenti ambientali.

IL CANGURO DI BENNETT

Questi marsupiali, che si nutrono principalmente di erba, frutta e radici, si spostano usando la coda come puntello e appoggiando tutte le zampe sul terreno, ma quando si muovono velocemente saltano sulle zampe posteriori usando la lunga coda come bilanciere. La gestazione di questa specie dura in un periodo compreso tra i 29 e i 41 giorni. Incredibile a dirsi, alla nascita il cucciolo pesa meno di un grammo. Al momento del parto, il piccolo si arrampica fino al marsupio, dove si aggrappa con la bocca ad una mammella, senza lasciarla per 2 o 3 mesi. Rimane poi nel marsupio per circa 9 mesi e continua a vivere con la madre e ad essere allattato fino a 14-17 mesi. I maschi hanno una altezza di circa 82 cm e sono facilmente riconoscibili poiché più grandi delle femmine.

LEGGI ANCHE: Al Bioparco l’afa si combatte con ghiaccioli di frutta e yogurt


“I canguri di Bennett, come altre specie- spiega il presidente del Bioparco, il biologo Francesco Petretti- sono ambasciatori della singolarità della fauna dell’Australia, fragile ed esposta al dramma delle siccità estreme, dei grandi incendi e vittima dell’invasione di specie aliene portate dagli uomini”.

LEGGI ANCHE: Australia, un anno dopo gli incendi 49 specie hanno perso l’80% dell’habitat

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it