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‘Gerusalemme chiama’, oggi a Roma il sit-in per i palestinesi

La denuncia degli organizzatori: "Solo dall’inizio del Ramadan, sono stati uccisi decine di Palestinesi, e Gaza è stata nuovamente bombardata"

Pubblicato:06-05-2022 10:46
Ultimo aggiornamento:06-05-2022 10:59

Gerusalemme
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ROMA – È prevista per oggi alle 18, in piazza dell’Esquilino a Roma, la manifestazione dal titolo ‘Gerusalemme ti chiama’, organizzata dai Giovani palestinesi di Roma e dalle Comunità palestinesi di Roma e del Lazio.
Come riferiscono gli organizzatori in una nota, “anche quest’anno, si è ripetuto il solito copione, con ancor più atrocità: durante il mese del Ramadan, gli oppressori israeliani hanno intensificato le violenze e i saccheggi ai danni della popolazione palestinese. Approfittando della distrazione generale, focalizzata sulla guerra in Ucraina, i sionisti hanno devastato la Moschea Al-Aqsa a Gerusalemme, sito sacro ai musulmani di tutto il mondo, invadendola e lasciandola allo scempio dei coloni ebraici, scortati da un gran numero di soldati che non hanno esitato ad esplodere granate stordenti e gas lacrimogeni. I fedeli musulmani- si legge ancora- sono stati allontanati con proiettili di gomma e manganellate, senza distinzione alcuna tra uomini, donne, anziani, bambini, giornalisti, paramedici”.

GLI ORGANIZZATORI: LO SCOPO DEI SIONISTI E’ TRASFORMARE LA VITTIMA IN ESTREMISTA

Secondo le organizzazioni, “allo stesso modo ai Palestinesi cristiani è stato impedito di raggiungere i propri luoghi di culto in città. Solo dall’inizio del Ramadan, sono stati uccisi decine di Palestinesi, e Gaza è stata nuovamente bombardata. In questo modo, lo scopo dei sionisti è quello di esacerbare gli animi, devastare il morale civile, radicalizzare la popolazione e strumentalizzare le questioni religiose, trasformando agli occhi del mondo che per loro conta – l’Occidente – la vittima in estremista“.
Prosegue il comunicato: “Rispetto alla consuetudine cui ormai siamo costretti ogni anno da molto tempo, oggi tutto questo è reso ancor più insopportabile dalla doppia morale dei nostri governi: le ‘vesti strappate’ per le vittime innocenti in Ucraina non sono minimamente riproposte per un’identica guerra d’invasione che si consuma da decenni, quella israeliana ai danni dei Palestinesi, tra il silenzio-assenso della stampa nostrana. Non è possibile avallare un silenzio complice. Il cuore della Palestina, Gerusalemme, è ferito e non ci si può permettere di restare in silenzio”.

LE ASSOCIAZIONI CHE PRENDERANNO PARTE AL SIT-IN

All’iniziativa hanno aderito anche Black lives Matter Roma, Bds Roma, Rete Romana di Solidarietà con il popolo palestinese, Comitato Con la Palestina nel cuore, Melitea, Unione sindacale di base (Usb), Cambiare rotta Roma, Osa, Palvoiceitaly, Wilpf Italia, Sportello migranti 49, JVP Sri Lanka comitato in Italia, Comitato Populare de Luta Lula Livre Italia, Gamadi, Rifondazione Comunista, Casa del popolo di Torpignattara, Potere al popolo Roma, Rete dei comunisti e Assopace Palestina.


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