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Dl Maggio, Pella (Anci): “Ai comuni servono 5 miliardi e manager per la salute”

Roberto Pella, deputato di Forza Italia e vicepresidente Anci, intervistato dalla Dire

Pubblicato:06-05-2020 17:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:16

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ROMA – “Noi chiediamo al governo delle forti risorse, parliamo di almeno 5 miliardi di euro che saranno fondamentali e indispensabili per i mancati introiti che avremo nei nostri bilanci, ma anche per quelle che saranno le esigenze del tessuto sociale e dei nostri cittadini” dice Roberto Pella, vicepresidente Anci e deputato Fi, nella videointervista rilasciata all’agenzia Dire.

“Mi auguro che in questo provvedimento molto corposo che il governo sta mettendo a punto possano trovare spazio le nostre richieste, non abbiamo campato numeri a caso, ma riteniamo che 5 miliardi siano una cifra minima per dare la possibilita’ ai comuni di essere al centro del rilancio dell’economia”, sottolinea.


“Noi sindaci siamo in prima linea e stiamo gia’ lavorando su quella che sara’ la ripartenza economica con i suggerimenti che abbiamo fatto avere al presidente Conte attraverso la cabina di regia degli enti locali e delle regioni”, prosegue.

I comuni “hanno gia’ messo in circolazione i 400 milioni che ci sono stati dati dal governo per quelle che erano le prime necessita’ alimentari per le famiglie bisognose. Noi sindaci- ricorda- rivestiamo una importanza strategia per spingere la ripresa sul territorio”.

Percio’ “le nostre istanze sono molto chiare, non hanno una caratterizzazione politica ma sono condivise da tutti gli amministratori, di destra e di sinistra”, conclude il primo cittadino di Valdengo.

“UN MANAGER PER LA SALUTE NEI COMUNI”

Un manager per le politiche della Salute in grado di coordinare l’azione dei sindaci e mettere ordine tra le competenze degli assessorati. La proposta arriva da Roberto Pella, deputato di Forza Italia e vicepresidente Anci.

“Il 20 aprile scorso- spiega in una intervista all’agenzia Dire via Skype- a firma del presidente dell’Health City Institute Andrea Lenzi, del segretario generale CittadinanzAttiva Antonio Gaudioso, del direttore Area welfare del Censis Ketty Vaccaro e del presidente dell’Istituto per la Competitivita’ I-Com, Stefano da Empoli, abbiamo lanciato un appello per assicurare, in una governance multilivello tra autorita’ sanitarie locali, Regioni e Governo, un maggiore coinvolgimento del sindaco nell’attuazione delle politiche per il governo della salute”.

L’obiettivo e’ “sviluppare programmi di sorveglianza sulla prevenzione delle malattie trasmissibili ma anche sulla definizione dei piani di contenimento e sul monitoraggio delle questioni relative alla biosicurezza attraverso il controllo dei fattori inquinanti. Anche integrando nello staff dei primi cittadini- suggerisce Pella- la figura dell’health city manager. Un professionista, cioe’, in grado di coordinare e implementare le azioni per la salute pubblica interfacciandosi con professionalita’ come medici, sociologi, statistici, epidemiologi e altri specialisti necessari a guidare efficacemente le azioni pubbliche per la salute”, dice Pella.

La proposta e’ stata approvata dal comitato delle regioni dei 27 Paesi europei e ha ottenuto “un finanziamento dal ministro Spadafora per coinvolgere i giovani in questo progetto“, conclude il vicepresidente Anci.

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