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Maupal in un liceo parla del super Papa ma anche della Merkel nuda ‘censurata’

ROMA - "Il limite tra legalità e illegalità

Pubblicato:06-05-2016 15:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:41

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ROMA – “Il limite tra legalità e illegalità di un opera non è tanto nel fatto di ‘poter’ fare una cosa su un muro, ma nel rapporto tra un’immagine e l’altra”. Lo sostiene l’artista romano contemporaneo Maupal, Mauro Pallotta, diventato famoso per aver realizzato il murales del ‘Super Pope’, che con i colleghi Nicola Verlato e Stefania Fabrizi oggi ha partecipato ad un incontro sul tema della street art con i ragazzi del Liceo Argan di Roma.

Il graffito del super-papa, poi cancellato, era stato realizzato nel 2014 in borgo Pio, a due passi dal Vaticano. Oggi Maupal parla con i ragazzi e racconta, oltre che del supereroe papa, anche di un’altra immagine, che a quanto pare è destinata a rimanere nel cassetto perchè troppo ‘scottante’. “Ho fatto un’immagine rappresentando due personaggi di potere assoluto: Papa Francesco, e l’ho fatto in una versione totalmente positiva, in un posto illegale, e per la natura degli eventi ho anche ricevuto una denuncia, che poi mi è stata strappata, perché comunque il magistrato ha valutato che questo lavoro era piaciuto anche al Papa…- spiega l’artista- mentre un’opera che volevo fare sulla Merkel, una bozza, è stata da subito censurata da tutti“. Questa seconda immagine, più critica della prima nei confronti del soggetto rappresentato, “l’ho fatta in versione sado-maso, con il frustino in mano e le calze a rete, completamente nuda, che sottomette altre donne (che rappresentano Francia, Grecia, Italia e Spagna ndr), la volevo fare in Grecia ma… è una cosa che non si può fare“, spiega l’artista, che durante la conferenza ha sottolineato come l’opera (intitolata #Europe) non fosse stata pensata come un lavoro di arte di strada, ma per essere ospitata da una mostra.


Una reazione meno netta ha suscitato il San Nicola che è da poco apparso in una strada Bari: “allontanarlo dall’Icona classica è stato un atto un po’ di coraggio, l’ho rappresentato come un uomo qualunque che fa yoga, fa il saluto al sole, con i piedi sull’occidente e le mani sull’Oriente”. “Dai giovani è stato capito subito, e apprezzato- conclude l’artista- mentre le persone un po’ più anziane mi hanno domandato: ‘Ma perché fa stretching, sembra una sirenella, perché c’ha questo fisicaccio’?”.

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