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Giovane hacker ruba e rivende 272 mln di account

Violate e-mail di Yahoo, Google e Hotmail

Pubblicato:06-05-2016 14:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:41

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hacker 2ROMA – La notizia – quella del furto delle credenziali e-mail ad opera di hacker – è di quelle che ci mettono poco, anzi pochissimo, a fare il giro del web. Diventa subito virale perché tocca la quotidianità e la privacy di ognuno di noi. L’ultimo ‘hackeraggio’ ha proporzioni spaventose – oltre 272 milioni di account violati -, tocca i quattro angoli della Terra e coinvolge provider di tutto rispetto, da Gmail a Yahoo.

Ma andiamo con ordine. La notizia diffusa dall’Agenzia stampa Reuters racconta della scoperta fatta dalla società di sicurezza informatica Hold Security, ovvero, della più massiccia compravendita di account completi – user e password – mai scoperta fino ad oggi. Ad essere barattati, appunto, oltre 270 milioni di account. Il costo dell’operazione fraudolenta meno di un euro, per la precisione 50 rubli.

Dietro il furto e la vendita, un giovane hacker russo che, in cambio di una breve notorietà, si è accontentato di cedere alla Hold Security il suo ‘bottino’ alla modesta cifra di un euro. Unico scopo del ‘saccheggio’, quindi, il riconoscimento, nell’ambito della community degli hacker, delle proprie capacità di spia, in grado di violare non solo le protezioni del provider russo Mail.ru ma anche quelle di veri e propri colossi del web che, sul servizio di posta elettronica, hanno costruito le proprie fortune. Da Gmail (24 milioni di account) a Yahoo (40 milioni), passando per Hotmail (33 milioni).


Dalle società derubate nessuna conferma ma neanche smentita, come di solito accade in queste occasioni. Con molta probabilità gli account sono stati sottratti non tanto violando i server dei provider ma ‘carpiti’ attraverso l’utilizzo di app contenenti programmi malevoli. L’unico cosa da fare in questi casi, anche se non si ha certezza della violazione del proprio account, è quella di resettare e cambiare password. Utilizzare una ‘chiave’ che sia difficile nella sua composizione – meglio se alfa numerica – ma facile da ricordare. Per un po’ tutto tornerà normale, almeno fino al prossimo attacco.

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