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Sanità. Bioterapie tumori, nel Lazio nasce la rete dei centri coordinata di Iss

Un network di servizi, infrastrutture, competenze, eccellenze e realta' emergenti in

Pubblicato:06-05-2016 14:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:41

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Sanità_medici_dottoriUn network di servizi, infrastrutture, competenze, eccellenze e realta’ emergenti in tutto il territorio della Regione Lazio al servizio della medicina traslazionale, quella cioe’ che trasforma i risultati delle ricerche di laboratorio in terapie per il paziente, e dello sviluppo di nuove terapie antitumorali. È questo il progetto intitolato ‘Rete del Lazio per la Medicina Traslazionale e Sviluppo delle Bioterapie dei Tumori’, che assegna all’Iss (Istituto superiore di sanita’) il coordinamento di centri di ricerca pubblici e privati (enti di ricerca, universita’ e altre realta’) presenti sul territorio regionale con livelli di eccellenza nel settore biomedico, in particolare delle bioterapie dei tumori.
“Il progetto- dice Filippo Belardelli, direttore del dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina Molecolare dell’Iss- intende porre fine all’estrema frammentazione nel Lazio delle risorse con conseguente dispersione delle competenze, fattori che limitano fortemente lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie, e che punta a catalizzare lo sviluppo economico e biotecnologico territoriale. A fare cioe’ da volano di innovazione nel settore della medicina innovativa, con una particolare attenzione alla realizzazione di prodotti bioterapeutici e/o diagnostici di rilievo per la salute, in particolare nel settore delle bioterapie antitumorali”.
Il progetto, di cui si e’ svolta la prima riunione lo scorso marzo all’Iss, e’ articolato in tre work packages (WPs). Il WP1 include le attivita’ di coordinamento e gestione; il WP2 ha come obiettivo specifico la costituzione della rete regionale; il WP3 intende avviare iniziative pilota che creino o facilitino i rapporti di collaborazione pubblico-pubblico e pubblico-privato.

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