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Liguria. Toti chiude ai profughi: “La regione deve dire basta”

[caption id="attachment_7104" align="alignleft" width="300"] G. Toti[/caption] GENOVA - “Mi sembra

Pubblicato:06-05-2015 16:56
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:18

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G. Toti

G. Toti

GENOVA – “Mi sembra sorprendente che la Liguria non si sia schierata con le altre regioni italiane che hanno detto basta allo scaricabarile del governo sui clandestini. Lombardia, Veneto e Valle D’Aosta l’hanno fatto”. Il candidato del centrodestra alle regionali liguri Giovanni Toti interviene sul tema dell’accoglienza, nel giorno in cui nel porto della Spezia sono arrivati più di 400 profughi, che nei giorni scorsi sono sbarcati sulle coste italiane. Queste persone, in fuga dalla guerra e dalla povertà, dovranno essere accolte in Liguria dalle amministrazioni locali. E 88 di loro – come ha confermato il consigliere regionale della Lega Nord Edoardo Rixi – verranno ospitate a Genova nell’area dell’ex manicomio di Quarto, recentemente al centro di una cartolarizzazione immobiliare tra la Regione e Arte, l’Agenzia per le case popolari. “Il problema va risolto in loco- continua Toti- con campi profughi civili per chi scappa dalla guerra e affondando i barconi vuoti degli scafisti. Non siamo insensibili, ma non è possibile accogliere queste persone. Non ci sono soldi, strutture e spazi”. Senza contare, accusa ancora il candidato del centrodestra, “che la stagione balneare è alle porte e la Liguria dovrebbe accogliere i turisti non i clandestini, che giocoforza, senza lavoro e un posto dove stare- continua Toti- sono costretti a vivere d’espedienti”. E ancora: “Così come con le tasse, che con i tagli agli enti il governo fa aumentare a Comuni e Regioni- conclude Toti- Renzi scarica sui territori la responsabilità delle sue politiche fallimentari sull’immigrazione”.

Sulla stessa linea anche Sonia Viale, segretario ligure della Lega Nord e vice designata di Toti in caso il consigliere politico di Berlusconi diventi governatore. “Abbiamo un’assessore regionale al Sociale (Lorena Rambaudi, ndr) che è anche la coordinatrice di tutti gli altri suoi colleghi a livello nazionale- spiega Viale- e l’altro giorno era felicissima per aver trovato i 35 euro al giorno da destinare ai clandestini. Non ho visto tutto quell’entusiasmo quando doveva provare a non tagliare i servizi sociali”. Detto questo è anche vero che oggi il centrodestra, in Liguria, conta tra le proprie fila Area popolare e quindi Ncd del ministro dell’Interno Angelino Alfano, che proprio sull’immigrazione è stato attaccato spesso dalla Lega Nord. “L’aspetto più importante è che siamo tutti qui seduti intorno a un tavolo a parlare- dice Matteo Campora, consigliere comunale di Ncd- Il merito è di Giovanni Toti che ha saputo unire le nostre differenze. Credo che queste posizioni possano mandare un segnale al governo, in cui noi crediamo, per farsi poi sentire dall’Onu e dall’Unione europea. Anche noi sentiamo il problema dei clandestini e abbiamo lo stessa posizione a livello locale dei nostri alleati. Bisogna intervenire in loco”.


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