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A Ravenna Forza Italia ‘smaschera’ la festa dell’Unità: “La fanno in parrocchia”

RAVENNA - Non è più tempo di barriere ideologiche.

Pubblicato:06-05-2015 14:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:18

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PdRAVENNA – Non è più tempo di barriere ideologiche. E stavolta Peppone e don Camillo vanno a braccetto. Così nel ravennate la sezione del Pd “Ville disunite” organizza la Festa dell’Unità, anzi Festa democratica, a Roncalceci in locali un po’ particolari, quelli della parrocchia. A fare la scoperta, e a balzare sulla sedia, chiedendo un intervento della Curia, è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a Ravenna, Alberto Ancarani. Appreso che la kermesse, come da locandina, viene organizzata in via Sauro Babini 248, dopo una rapida ricerca l’azzurro realizza che si tratta “dei locali della parrocchia, quelli recentemente oggetto di costruzione e restauro e nei quali da pochi anni si è ricominciata a svolgere annualmente a fine settembre la festa patronale del paese”. Insomma mica uno spazio pubblico qualunque, bensì “di proprietà e pertinenza della parrocchia a cinque metri dalla chiesa“.

E’ “inaudito”, grida allo scandalo Ancarani, anche in caso di “un corrispettivo in denaro”. Il consigliere di quella chiesa è “vecchio frequentatore” e, “da cattolico” più che da politico, si chiede “a che punto siamo arrivati? Non vi è più alcun rispetto per cattolici che la pensino diversamente dalla linea politica del Pd a Roncalceci e non solo?“. A meno che, ironizza, il Pd non sia diventato “il partito ufficiale dei cattolici, pena la scomunica”. Ancarani si augura che l’arcivescovo di Ravenna e Cervia e il vescovo di Forlì e Bertinoro non ne siano a conoscenza, ma si attende “azioni decise che impediscano un simile scempio. Diversamente, resto in attesa di spiegazioni convincenti”.

 


di Cristiano Somaschini

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