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Foto di Ufficio stampa Rai
ROMA – La musica e quattro grandi artisti italiani raccontati come mai prima d’ora. È questa l’impresa di StraMorgan, il programma condotto da Morgan con Pino Strabioli e in onda in seconda serata su Rai 2 dal 10 al 13 aprile. Quattro puntate in tutto, ognuna delle quali dedicata – rispettivamente- a Domenico Modugno, Umberto Bindi, Lucio Battisti e Franco Battiato.
Cantautori dei quali Morgan ricostruisce la storia e ne interpreta i brani più importanti, intrecciandoli a personaggi apparentemente lontani. Modugno si lega ad Elvis Presley, Bindi a Freddie Mercury, Battisti a David Bowie e Battiato a Brian Eno in un gioco di rimandi e connessioni impensabili.
“È una grande chance per me, per dimostrare il mio valore e per questo ringrazio la Rai per la fiducia”, dice Morgan alla vigilia negando di aver parlato con l’azienda di altre collaborazioni. Il Festival di Sanremo su tutte.
“Voi giornalisti ne parlate. Non è vero che io ho chiesto di fare Sanremo. Anzi quello che ho dichiarato è totalmente il contrario– ha specificato rispondendo a tono alla stampa accreditata alla conferenza di presentazione del programma- ho solo detto che se la Rai me lo proponesse lo farei perché non avrei rivali”.
In questi giorni, erano numerose le voci e gli articoli su un possibile interessamento del cantautore, al secolo Marco Castoldi, alla guida della kermesse per l’edizione 2024.
E, invece, Morgan si è buttato a capofitto in StraMorgan: “La scelta dei quattro artisti l’ho fatta in maniera arbitraria, in base ai miei gusti e alle mie conoscenze. Rino Gaetano, Pino Daniele e Lucio Dalla vorrei affrontarli, ma prima di andare su un palco a fare una lezione, un’interpretazione o un racconto studio. È tutto frutto di anni di approfondimento e interpretazioni. Ho tantissimo ancora da scoprire”.
Ad accompagnare Morgan e Strabioli nel viaggio nei quattro pilastri della musica italiana tanti ospiti. Tra gli amici sul palco ci saranno: Tony Hadley degli Spandau Ballet, Vinicio Capossela, Gino Paoli, Giovanni Caccamo, Chiara Galiazzo, Avincola, Dolcenera, Paolo Rossi, il direttore d’orchestra Alfredo Cerrito e l’emergente Anna Castiglia.
Tra quelli che avrebbero rifiutato l’invito, invece, Marco Mengoni e Madame. Lei “non è venuta perché le avevo detto che se la tirava- ipotizza l’ex leader dei Bluvertigo- ha dimostrato che forse avevo ragione. Marco lo conosco bene, nasce con il mio imprinting e mi piacerebbe parlargli. Gli voglio bene, è un pezzo di cuore”.
E sui no conclude: “Hanno fatto bene a non venire perché se lo avessero fatto non sarebbero stati pronti a trovare l’autenticità di far musica”.
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