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Ucraina, La Russa su Savoini: “Nessuno perda incarichi per idee politiche”

Il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa, commenta il voto della regione Lombardia sulla revoca dell'incarico a Savoini, mediatore di Salvini in Russia

Pubblicato:06-04-2022 12:22
Ultimo aggiornamento:06-04-2022 12:22
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MILANO – Le posizioni possono essere condivisibili o meno a patto che non costituiscano reato, e queste non possono inficiare la posizione lavorativa di chiunque. Il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa (Fdi), sentito dalla ‘Dire’, commenta la mozione con cui il Consiglio lombardo ieri ha chiesto le dimissioni dalla carica di vicepresidente Corecom regionale di Gianluca Savoini, per le proprie posizioni ‘filo-putiniane’.

L’esponente leghista è stato responsabile dell’ufficio stampa al Pirellone e mediatore del leader del Carroccio Matteo Salvini in Russia. In un recente articolo di Fanpage, Savoini viene accusato da presidente dell’associazione Lombardia-Russia di aver creato un canale Telegram per sostenere le tesi del presidente russo anche dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. La mozione è passata ieri in aula con uno scarto di 2 voti, ed è stata preceduta da un aspro dibattito, scaturito in un voto deciso dai cosiddetti ‘franchi tiratori’ del centrodestra.

“Quello che mi lascia perplesso- sottolinea La Russa- è che per qualsiasi opinione politica che sia non fuorilegge ci possano essere conseguenze sul lavoro”. Secondo il co-fondatore di Fdi bisogna certamente essere “senza se e senza ma” contro l’attacco della Federazione all’Ucraina, tuttavia “noi non siamo in una fase in cui la libertà di pensiero può essere offuscata. Se qualcuno fa bene il suo lavoro non c’entra quello che pensa su Putin, poi che sbagli e che non abbia la mia minima comprensione su alcune posizioni è un discorso, ma che debba perdere il lavoro per le sue idee non mi piace”, ribadisce.


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