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Studentessa intervista giovane attaccante del Tabagio

Il racconto della vita calcistica tra emozioni e soddisfazioni

Pubblicato:06-04-2021 12:57
Ultimo aggiornamento:06-04-2021 12:57
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europei
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ROMA – Classe 2000 ma dai 13 anni sul campo da calcio nel Tabiago, la squadra che l’ha accolta a braccia aperte. “Passione, dedizione e divertimento”, sono le tre parole che Chiara Porcaro utilizza per descrivere a Sofia Philar Casari dell’istituto ‘Piazzi Lena Perpenti’ di Sondrio la sua passione per il calcio. Nell’articolo pubblicato su ‘La scuola fa notizia‘ l’attaccante del Tabiago ha rivelato alcune delle emozioni più belle vissute grazie al calcio: “La partita che mi ha dato più emozioni è stata il ritorno dei play out perché ho fatto tripletta, abbiamo vinto e siamo rimaste in categoria. È stata una partita emozionante per tutta la squadra perché abbiamo lottato insieme e questo ci ha unite molto”.

La prima tifosa di Chiara è la mamma che la segue da sempre, dandole la carica giusta prima di una partita e aiutandola a superare i momenti no; una fascetta regalatole da una persona importante, è invece il portafortuna che Chiara porta con sé in ogni partita. Attaccante dentro, ma soprattutto fuori il campo, come racconta a Sofia Casari: “Sono una persona che cerca di affrontare tutte le situazioni e non ha paura di buttarsi- anche se ammette- pur essendo molto riservata, in campo riesco a tirare fuori un mio lato che nella vita quotidiana rimane nascosto”. La studentessa del ‘Piazzi’ le ha anche chiesto quali siano i suoi obiettivi per l’anno a venire ma Chiara, in realtà, ha solo una sfida che non intende perdere, quella con se stessa: “Migliorarmi sempre di più cercando di essere sempre costante e continuare a divertirmi giocando come ho sempre fatto”.

In questo, un punto di riferimento è rappresentato dalle compagne di squadra con cui lotta per vincere le partite, condividendo con loro tanto i momenti belli che quelli più brutti. Da buona interista, il suo giocatore preferito è Barella “perché dà sempre il massimo e aiuta sempre la squadra, è il tipo di giocatore che aspiro a diventare perché ha una costanza incredibile e non molla mai”. Secondo Chiara, il calcio viene spesso sottovalutato o declassato a una semplice passione, in realtà “oltre ad essere una passione è anche uno sfogo che mi fa dimenticare per un attimo i problemi della vita normale e il campo– continua- diventa un’altra dimensione dove riesco ad essere me stessa in ogni azione”. Non si tratta solo di “undici persone in campo” ma di “undici cuori che battono insieme nello stesso modo” e con un unico obiettivo: vedere la palla dentro la rete, pochi secondi che ripagano pomeriggi di sacrificio.


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