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I bambini medicalmente complessi sono 1 ogni 100 e sono costretti a vivere con l’aiuto dei macchinari. Non sono liberi di muoversi e alcuni non possono lasciare il letto. Sono tenuti in vita da respirazione meccanica, ossigenoterapia e nutriti attraverso la tracheotomia, col sondino o la Peg (Gastrostomia endoscopica percutanea). Spesso le loro famiglie hanno difficoltà nell’organizzare mini-reparti ospedalieri in casa, oltre che per ottenere l’apparecchio prescritto dal centro specialistico, e questo può costringere i bambini a restare in reparto anche quando potrebbero essere dimessi. Renato Cutrera, direttore dell’Unità operativa di Broncopneumologia all’ospedale pediatrico Bambino Gesu’ di Roma, spiega alla Dire anche un altro problema:
I bambini hanno necessità di farmaci sviluppati specificamente per loro. Questo è il messaggio lanciato dalla Società dei Farmacisti ospedalieri e dei Servizi territoriali delle aziende sanitarie al Congresso annuale dei farmacisti europei che si è svolto a Goteborg. Davide Zanon, coordinatore dell’area di Galenica Clinica della Sifo, ha ricordato che “son pochi i trial e le sperimentazioni necessari a coprire tutte le esigenze terapeutiche della pediatria, di conseguenza si assiste all’uso off label di farmaci in età pediatrica. Tutti i sistemi sanitari europei devono farsi carico in modo chiaro di queste problematiche che non possono più essere rinviate”.
Il 10-12% dei bambini e adolescenti ha disturbi nell’ambito del comportamento o dell’apprendimento. Il fenomeno acquista rilevanza perché l’incidenza è in aumento: “Oggi nel nostro paese- spiega Francesco Macrì, professore aggregato di Pediatria dell’Università La Sapienza di Roma- 30.000 bambini e 300.000 adolescenti sono affetti da depressione. Circa 1 milione di bambini e adolescenti è affetto da disturbi della sfera dell’apprendimento e della disattenzione”. Il pediatra punta sulla formazione.
“Rimangano forti le perplessità per l’adeguamento della normativa al rispetto della professionalità del pediatra, fortemente declassata e burocratizzata fino allo svilimento, con forte danno nella garanzia del diritto primario della salute del bambino”. Commenta così Giuseppe Gullotta, presidente nazionale della Federazione CIPe-SISPe-SINSPe, la firma definitiva dell’accordo Nazionale per la Pediatria di Libera Scelta. “Le proteste forti, decise e immediate della nostra delegazione hanno fatto si che le tabelle siano state riviste e aggiornate agli effettivi aumenti- fa sapere il pediatra- ed equiparate immediatamente ai medici di medicina generale. A fronte delle briciole di aumenti irrisori, meno del 2%, i pediatri di famiglia si trovano già in busta paga una fortissima decurtazione pari al 4% da quest’anno a favore dell’Enpam, che andrà aumentando ogni anno fino all’11%, pari a quasi due mensilità in meno. Altro che aumenti”, ha concluso.
“E’ di circa 9 su 1.000 la percentuale dei bambini che subiscono maltrattamenti e abusi in Italia, ma sono solo la punta dell’iceberg di un problema molto più radicato in tutte le società. E’ un numero sicuramente maggiore”. Lo ha affermato Pietro Ferrara, docente di Pediatria all’Università Cattolica e del Campus Biomedico di Roma, referente della Società italiana di Pediatria per abusi e maltrattamenti, intervistato dall’agenzia Dire.
Ripartono i corsi di formazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Sono state pubblicate le nuove date per il 2018 sulle attività di supporto alla cura e sulle tecniche psicologiche per il bambino in ospedale. Il 30 novembre si punta sugli ‘Incontri con gli animali nell’ospedale pediatrico’ per imparare le tecniche principali degli Interventi assistiti con gli animali. Il 6 dicembre si parlerà invece de ‘L’umorismo e il dolore: i clown nell’ospedale pediatrico’. Seguendo questo corso si potranno acquisire i concetti generali per alleviare la sofferenza in ospedale attraverso un approccio umoristico. Infine, il 22 ottobre il focus si sposterà sulle tecniche psicologiche per alleviare il dolore del bambino.
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