Osa di Frosinone: “Un’assistenza personalizzata”
6 aprile 2018
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ROMA – “Le informazioni offerte dai giornali non sono sufficienti per dare una vera valutazione, mancano molte indicazioni. Da medico vorrei sapere che tipo di esami sono stati fatti, se e’ stata fatta solo un’otoscopia, se sono stati fatti esami ematici, se la mamma e’ stata accolta subito e le e’ stato permesso di spiegare oppure e’ stata lasciata a lungo in sala di attesa. Si puo’ morire di otite? Si puo’ morire di complicanze di otite”. Cosi’, come si legge in una nota, la dottoressa Lucilla Ricottini, pediatra del comitato scientifico In-Formazione, a Radio Cusano Campus, riguardo il caso della bambina di 4 anni morta di otite a Brescia.
“Dagli articoli non si evincono certi dettagli. Sicuramente essersi rivolti per due volte in strutture pubbliche in due mesi e mezzo, se non fossero stati fatti accertamenti, se non fossero state prescritte terapie antibiotiche tutto cio’ potrebbe aprire uno spazio di negligenza nei sanitari. Pero’ bisognerebbe sapere se tutto questo e’ stato fatto- ha detto- Io sono medico ma le parlo da figlia di madre che ha avuto un intervento radicale, perche’ all’epoca non esistevano gli antibiotici, ed ha perso l’udito per una complicanza dell’otite (la mastoidite) quindi dobbiamo comprendere che le otiti non vanno trascurate”.
6 aprile 2018
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