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Frontiere, verso un nuovo sistema di entrate e uscite

La Commissione europea ha presentato una proposta

Pubblicato:06-04-2016 15:50
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:31

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commissione ue

La Commissione europea ha presentato una proposta riveduta di regolamento “relativo all’istituzione di un Sistema di ingressi/uscite (Ees) per accelerare, facilitare e rafforzare le procedure di controllo di frontiera per i cittadini di paesi terzi diretti nell’Ue”. A riferirlo la Ce stessa in un comunicato. Il sistema Ees, secondo quanto si legge ancora nella nota, consente di “modernizzare la gestione delle frontiere esterne migliorando la qualita’ e l’efficacia dei controlli”, aiutando gli Stati membri “a far fronte all’aumento dei flussi di viaggiatori in entrata e in uscita dall’Unione europea”. Oltre a cio’ consentira’ anche di gestire in modo piu’ efficiente “i soggiorni di breve durata autorizzati”, e di individuare in tempi piu’ celeri “i documenti contraffatti e le false identita’”. Tutto questo sara’ reso possibile attraverso la registrazione dei nomi, del tipo di documento di viaggio e dei dati biometrici dei viaggiatori, “nonche’ la data e il luogo di ingresso e di uscita”. Il sistema, funzionando in questo modo, secondo la nota “agevolera’ l’attraversamento delle frontiere per i viaggiatori in regola, mentre permettera’ di individuare sia coloro che sono rimasti nell’Ue dopo la scadenza del periodo autorizzato che di identificare le persone prive di documenti nello spazio Schengen”. Verranno inoltre registrati i respingimenti. Per quanto riguarda la protezione dei dati sensibili, il comunicato chiarisce che saranno impiegati “meccanismi adeguati” nonche’ “regole rigorose sul diritto di accesso in conformita’ alle norme Ue” in materia. Tale proposta di legge e’ parte di un pacchetto piu’ ampio che definisce “il ruolo dei sistemi di informazione per il miglioramento della gestione delle frontiere esterne, della sicurezza interna e delle strategie di lotta contro il terrorismo e la criminalita’ organizzata”. Il sistema attualmente utilizzato ha infatti presentato dei limiti: la timbratura manuale dei passaporti “e’ dispendiosa in termini di tempo, non fornisce dati affidabili sugli attraversamenti di frontiera e non consente di individuare chi rimane nello spazio Schengen dopo la scadenza del periodo autorizzato ne’ di affrontare situazioni in cui i documenti di viaggio siano stati perduti o distrutti”. Il nuovo meccanismo Ees invece consentira’ la creazione di una banca dati centrale “collegata a punti di accesso nazionali” e sara’ interoperativo con il Vis (sistema di informazione visti). “Il progetto di regolamento- sottolinea inoltre la Commissione europea- prevede che le autorita’ di contrasto degli Stati membri e l’Europol abbiano accesso all’Ees sulla base di condizioni rigorosamente definite”.

Sulla proposta di legge del nuovo Sistema ingressi/uscite (Ees), Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha detto: “l’utilizzazione di nuove tecnologie rendera’ piu’ agevole la gestione dei flussi di viaggiatori che giungono alle nostre frontiere esterne e la lotta contro l’immigrazione irregolare e migliorera’ la sicurezza interna”. Avramopoulos ha spiegato che i sistemi di informazione dell’Unione soffrono “una reale carenza”, pertanto, a fronte di questa situazione, la Commissione sta adottando “misure concrete per rendere le frontiere dell’area Schengen piu’ sicure, intelligenti ed efficaci per i viaggiatori che si dirigono, in numero crescente, nell’Ue”.


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