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ROMA – Alla fine la Cina ha risposto, ai dazi e alle provocazioni di Trump. E ha risposto con una durezza che ha pochi precedenti. Il portavoce del ministero degli esteri cinese Lin Jian ha messo nero su bianco, sui social, un vero e proprio avvertimento: “Esercitare una pressione estrema sulla Cina è l’obiettivo sbagliato, un errore di calcolo… Se gli Stati Uniti insistono nella guerra commerciale o con qualsiasi altro genere di guerra, la Cina combatterà fino alla fine. Consigliamo agli Stati Uniti di mettere da parte la loro faccia da bulli e tornare sulla retta via del dialogo e della cooperazione il prima possibile”.
Il post è stato anche ripubblicato dall’ambasciata cinese negli Stati Uniti, che rincarato la dose: “Se la guerra è ciò che vogliono gli Stati Uniti, che si tratti di una guerra tariffaria, di una guerra commerciale o di qualsiasi altro tipo di guerra, siamo pronti a combattere fino alla fine”.
Lin ha anche affermato che la questione del fentanyl è “una scusa” che gli Stati Uniti usano per imporre dure misure commerciali contro Cina, che nel frattempo ha reagito ai dazi imponendone a sua volta
su una serie di prodotti agricoli statunitensi.
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