Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – “Penso che l’Europa sia la culla di civiltà. Debba unire, mediare, debba essere un ponte. Nel momento in cui sia Trump che Zelensky dicano di sedersi, parlare di pace, di fare tacere i missili con una pace duratura e sicura noi dovremmo accompagnare questo processo.
Altro paio di maniche è aumentare i sistemi di difesa interni o investire soldi nelle nostre forze armate per pagare di più le nostre forze dell’ordine. Ma io il futuro di mio figlio nelle mani di Macron e delle sue testate nucleari onestamente non ce lo metto”. Così il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini a margine di una conferenza stampa alla Camera.
In parallelo sul suo profilo X, il vicepremier ha postato un estratto di un suo intervento in cui si è dilungato a motivare il suo “no” agli 800 miliardi di euro per riarmare l’Europa, rincarando la dose. “Se oggi avessimo un esercito comune europeo, Francia e Germania ci avrebbero già portato in guerra”, e ancora: “Non do le chiavi di casa mia- ha concluso- a qualcuno che ha nella guerra il proprio istinto di sopravvivenza”.
ReArm Europe? Una scelta sbagliata, a partire dal nome. È il paradosso europeo: non si poteva investire un euro in più per sanità e scuola, mentre ora si possono spendere 800 miliardi per la difesa comune? Se oggi avessimo un esercito europeo, Francia e Germania ci avrebbero già… pic.twitter.com/wq1T3Ti1Xi
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 6, 2025
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it